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MotoGP, Ciabatti: "La Ducati senza ali? Un costo incredibile"

Il direttore sportivo della Rossa: "Abbiamo dedicato molto tempo in Galleria del Vento, più di quanto se le ali fossero rimaste"

Ciabatti: "La Ducati senza ali? Un costo incredibile"

Il cambio del regolamento è costato non poco alla Casa di Borgo Panigale. La rimozione delle ali ha infatti costretto Ducati a rivedere i propri piani. È lo stesso Paolo Ciabatti  a sottolinearlo nel giorno della presentazione della nuova livrea 2017

Cosa ha comportato lo sviluppo della moto senza ali?

“Abbiamo lavorato su diverse idee e soluzioni, più di quanto avremmo lavorato se le ali fossero rimaste. Di sicuro questo cambiamento è costato un grosso sforzo dal punto di vista economico. È stato necessario dedicare gran parte del tempo in Galleria del Vento. Purtroppo una soluzione sicura in alternativa non c’è”.

Dall’Igna ha detto che non ci sono più scuse.

“Quando una squadra decide di investire su un pilota vincente come Jorge penso non ci siano più alibi. Siamo convinti che abbiamo raggiunto un livello di competitività elevata, tranne che su pochi circuti. Dobbiamo mettere entrambi i piloti nelle condizioni di lottare per il podio ogni weekend”.

Cosa ti ha colpito di Lorenzo?

“Ho avuto modo di conoscere Jorge e posso dire che è meticoloso, preciso, quasi maniacale. Dedica quasi il 100% del suo tempo alle corse in MotoGP, proprio come le persone che lavorano al suo fianco. Penso sia arrivato al momento giusto in Ducati, dove ha avvertito un clima famigliare nei suoi confronti. Questo spirito deve essere una motivazione in più per lui”.

A Sepang non dovrete più rincorrere come in passato?

“Il percorso degli ultimi anni non è stato proprio semplice. Nel 2014 abbiamo intravisto un po’ di luce, mentre nel 2015 siamo riusciti sempre ad arrivare a podio nelle prime tre gara, capendo di avere imboccato la strada giusta. La nostra moto ha caratteristiche eccezionali, non solo il motore, ma anche la stabilità. Ci sarà da lavorare per quanto riguarda l’entrata in curva, però siamo convinti di aver lavorato nella giusta direzione”.

La prima gara è in Qatar, un tracciato dove siete veloci, l’ideale per vincere.

“È vero, siamo stati sempre competitivi su quella pista, di certo è favorevole. Sarà anche vero che il discorso del circuito “amico”, ma di certo i giochi non sono ancora fatti”.

Galbusera ha dichiarato che Ducati non riuscirà a tenere il passo della concorrenza fino al termine della stagione.

“Ognuno sa qual è stato il lavoro svolto, in base a quanto visto nell’ultima stagione. Dare per scontato che la Ducati GP17 abbia gli stessi limiti di quella precedente penso sia prematuro”.

Adesso la parola passerà alla pista, dove c’è grande attesa da parte di Davide Tardozzi. L’appuntamento con la vittoria non dovrebbe essere troppo lontano, ma vietato farsi vincere dalla pressione. 

Con Lorenzo adesso giocate a carte scoperte.

“Con Jorge non abbiamo più dubbi, perché il suo passato conferma il fatto che sia in grado di vincere il Mondiale”.

 Avete un pilota che può puntare al titolo e una moto che non è certo da meno. Qual è il prossimo passo?

“Dobbiamo dare al pilota quello che chiede, nonostante ci siano alcuni punti da migliorare. Tutto qua”.

Quanto pesa l’assenza delle ali?

“È un cambiamento che condiziona non poco, tanto comportare uno sforzo economico. Sono necessarie delle prove di bilanciamento per cercare di sopperire a questa novità”.   

Questa Ducati è ancora troppo “fisica”?

“Penso che il discorso dell’esigenza fisica della Ducati sia stato enfatizzato. Al momento l’ingresso in curva e percorrenza rimangano i più grandi nodi da risolvere”.

C’è un rischio sicurezza con questo nuovo regolamento?

“Le moto di oggi sono iper performanti, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza. Inizialmente tutti ci hanno deriso, poi in un secondo momento hanno capito cosa comportavano in termine di progresso”.

Con le ali avete dato il via a un nuovo sviluppo. Sarà lo stesso anche senza?

“Credo che questo sia una cosa riconosciuta in passato e spero anche in futuro”.

Losail è un’occasione troppo ghiotta da non farsi sfuggire?

“No, è un’opportunità come tutte le altre diciassette gare. Forse quest’anno sarà ancora più difficile arrivare a podio in Qatar. Siamo consapevoli che le gare restanti saranno uguali alla prima, solo così è possibile competere per il titolo. Dobbiamo avere sempre la stessa mentalità”.

Come la definiresti questa coppia Lorenzo-Dovizioso?

"Una coppia ben assortita".

   

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