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MotoGP, Petrucci: l'EnduRanch è una festa... ma voglio il podio

Danilo scherza sulla gara da Valentino: "se va male ho già le scuse pronte!". Sugli allenamenti invernali: "con il cross simulo una gara di MotoGP"

Petrucci: l'EnduRanch è una festa... ma voglio il podio

Cosa fa un pilota di MotoGP in riposo forzato a causa dell'inverno? Prende il sole su una spiaggia caraibica o solca le vette innevate? Nel caso di Danilo Petrucci, né l'una né l'altra cosa. “Quest’anno non sono andato in vacanza. Sono arrivato un po’ cotto a fine stagione, gli ultimi test sono stati a fine novembre, poi ho iniziato con le cene natalizie e le ho finite al 22 di dicembre - scherza - Non ho avuto la forza di fare l’ultimo scatto per prendere un aereo per andare in vacanza”.

Il pilota del team Pramac, in attesa di salire sulla Ducati GP17, si è diviso fra pesi e fango. I primi sono quelli della palestra, il secondo è quello che trova con la moto da fuoristrada. Quando lo raggiungiamo al telefono è in auto - "sto usando il vivavoce, sono in regola!" ride ricordando che oltre a un pilota è anche un poliziotto - e sta dirigendosi verso Tavullia per correre l'EnduRanch.

Quindi, Danilo, niente vacanze...
Se fossi andato in vacanza, al ritorno sarei pesato un quintale (ride). Quest’anno avrò una bella moto e voglio farmi trovare in forma, dal 2 gennaio ho rincominciato ad allenarmi in palestra con il mio preparatore Marco. Invece, questa settimana sono stato nella struttura di Formula Medicine, concentrandomi più sull’allenamento mentale, dei riflessi e dei tempi di reazione”.

Questo fine settimana ti attende una gara molto particolare…
Andrò al Ranch di Valentino per correre l’EnduRanch. È la mia terza edizione, la prima volta sono arrivato 3° in coppia con Pasini mentre l’anno scorso sono stato 2° con Morbidelli”.

Con chi sarai in coppia quest’anno?
Verrà deciso sabato sera dopo cena, dopo animate discussioni (ride)”.

C’è un po’ di pretattica? Hai già sentito qualcuno per metterti d’accordo?
(ride) “Più che altro si vedrà domani durante le qualifiche. Di solito si cerca di tenere animata la battaglia”.

Qual è l’obiettivo, battere Valentino?
Mi basta il podio, complice l’infortunio quest’anno non sono andato molto al Ranch, appena una volta o due”.

Che tipo di allenamento è quello sul flat track?
I comportamenti della moto sono simili a quelli che si trovano in pista, con accelerazioni lunghe. Serve avere il pieno controllo della moto. Fisicamente è duro, al Ranch ti si induriscono molto le braccia perché sei sempre di traverso controllando la moto. Impari ad essere bravo a gestire la trazione con il gas”.

Migliora anche lo stile di guida quando si è su una MotoGP?
Secondo me sì, devi avere una buona sensibilità. Ho fatto caso che i piloti che si allenano con il flat track sono molto forti sul bagnato, come Valentino, Dovizioso, Marquez”.

Anche tu non sei male con l’acqua…
Infatti l’anno scorso il podio dell’EnduRanch è stato lo stesso del GP di Silverstone, con Valentino, io e Dovi. Mi piacerebbe rifarlo anche come buono auspicio!”.

Non è però pericoloso fare una gara del genere a pochi giorni dai primi test?
“Siamo tutti piloti e abbiamo tutti qualcosa da perdere, stiamo tutti attenti. Il rischio c’è ma con il flat track fai più che altro delle scivolate, non ti fai male. Diverso con il cross o l’enduro, lì i rischi sono maggiori. Io mi tengo sempre un po’ di margine per sicurezza”.

Vivi l’EnduRanch come fosse la prima gara dell’anno?
(ride) “Nelle ultime due settimane ho fatto vita monastica ed ero indeciso se andare, ma avevo voglia di divertirmi. Più che altro è un’occasione per stare insieme”.

Non sei competitivo?
No, la prendo come divertimento come fosse una festa. Se farò cagare… non me ne preoccuperò”.

Però…
Però al podio ci tengo e quindi dovrò impegnarmi al massimo”.

Ma non era solo divertimento?
Non sapendo come andrò, faccio pretattica! (ride) Punto molto su Fabrizio Cecchini (il capotecnico di Fabio Di Giannantonio ndr) che mi prepara la moto e se andrà male ho un sacco di scuse già pronte! (ride)”. 

EnduRanch a parte, come ti senti?
Non mi sono mai fermato e sono già in buono stato per essere gennaio”.

Quali sono gli obiettivi di un pilota quando si allena in palestra?
“Io devo sempre tenere a bada il peso, devo trovare il giusto equilibrio tra avere una buona forza ma senza accumulare tanta massa muscolare. Corro, vado in bici e sulle moto da cross ed enduro”.

Moto da fuori strada e MotoGP non sono mondi lontanissimi fra loro?
Io sono dell’opinione che la MotoGP è uno sport durissimo, la gara è corta, rispetto per esempio a una di enduro, ma molto intensa. Sulla moto alleni l’equilibrio e i riflessi, poi avere un manubrio fra le mani aiuta parecchio per la parte superiore del corpo”.

Hai un programma di allenamento particolare?
Faccio delle simulazioni di gara in cui cerco di replicare gli sforzi di una gara di MotoGP. Non eserciti tutti i muscoli che servono su una MotoGP, ma è utile”.

In che senso?
Per esempio in accelerazione, stare attaccato al manubrio di una moto da cross richiede uno sforzo molto simile a quello che serve in MotoGP, nonostante le velocità siano molto diverse. Sono tutti sforzi brevi ma molto intensi”.

C’è anche una componente psicologica?
“Io sono un appassionato di moto e mi piace guidare. Fino a 11 anni fa correvo con la moto da cross e il fuoristrada è sempre un gran divertimento, perciò lo faccio con piacere. La nostra grande sfortuna è che non possiamo allenarci con le nostre moto, se guidassi solo la MotoGP lo farei 18 volte all’anno, sarebbe un po’ poco”.

Ti alleni da solo o con qualcuno?
Lunedì prenderò il traghetto e andrò in Sardegna con due miei grandi amici e piloti di enduro, Tommaso Montanari e Filippo Grimani”.

Sono i tuoi sparring partner?
Mi aiutano e condividono con me gli sforzi dell’allenamento. Sono prima di tutto amici e mi fa piacere passare tempo con loro”.

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