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Abraham: non potevo restare in SBK, meglio la MotoGP

Karel pronto a ritrovare la Ducati con il team Aspar: "voglio solo divertirmi, sarebbe già un buon risultato per me"

Abraham: non potevo restare in SBK, meglio la MotoGP

Karel Abraham, dopo un anno di lontananza, è pronto a tornare in MotoGP. A dire la verità, l’avventura in SBK non è andata per nulla bene, il ceco sulla BMW del team Milwaukee ha terminato lo scorso campionato al 18° posto, non certo un anno da ricordare.

La scintilla tra le derivate di serie e Karel non è mai scoccata, ed è lui stesso il primo ad ammetterlo.

È bello tornare in MotoGP, potrei parlarne per ore ma il motivo per cui sono andato in Superbike era che non avevo una buona opzione per restare in MotoGP. Non è andata come speravo e, alla fine, ho dovuto lasciare la squadra, non sarei potuto restare”.

Chiusa una porta, si è aperto un portone per lui.

“Durante lo scorso anno, ho visto che c’era la possibilità di tornare in MotoGP con il team Aspar ed era quello che volevo - racconta - È il campionato dove sono cresciuto, ho iniziato a correre nel Mondiale a 15 anni, preferisco essere in MotoGP, penso anche perché ci sono abituato”.

Karel AbrahamAbraham ritroverà anche la Ducati, moto con cui aveva debuttato nella classe regina.

Spero di avere una moto competitiva che funzioni bene - il suo sogno - Non vedo veramente l’ora che inizi la nuova stagione. Quando sei anni fa arrivai in MotoGP, è stato su una Ducati. Era la mia moto preferita e ritornarci sopra mi rende entusiasta di iniziare questa nuova sfida”.

La GP15 che guiderà è molto diversa dalla Desmosedici dei suo esordi.

“È una moto diversa. Avevo iniziato il primo anno con Ducati la moto aveva ancora il motore portante, poi sono passato al telaio in alluminio, è stato un grande cambiamento e non tutto funzionava - ricorda - Ora è diverso, mi sento bene sulla moto e ho più fiducia perché sono come reagisce, non era così prima. Ducati ha sempre fatto dei gran motori, forse è il punto di forza della moto. Però non è facile fare comparazioni perché ho fatto solo 4 giorni di test, di cui uno sulla GP14, inoltre non tutti i piloti erano a Jerez. La moto mi sembra incredibile, ma è troppo presto per entrare nei dettagli”.

Ora è tutto nelle sue mani, anche se Karel non si lancia in proclami.

“Vorrei solo divertirmi, quando un pilota si diverte di solito i suoi risultati non sono brutti - dice - Al momento è difficile dire quale sia un buon risultato: certamente lo è una vittoria, ma in condizioni normali il primo posto sarà distante. Potrei dire l’11° posto, ma allora è meglio il 10° e così via. Per ora, voglio solo essere felice e se accadrà sarà già un bel risultato”.

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