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MotoGP, Checa: "Nel 2018 sarà ancora Marquez-Dovizioso"

Carlos svela: "Nessuno possiede la mentalità di Marc". Lorenzo?: "Mi aspettavo qualcosa di più con Ducati, in futuro potrà solo fare meglio" 

MotoGP: Checa: "Nel 2018 sarà ancora Marquez-Dovizioso"

Che siano due o quattro ruote poco importa. Ai motori Carlos Checa non vuole proprio rinunciarci, tanto che lo scorso ottobre lo spagnolo ha trionfato al Panafrica Rally nella categoria Buggy, al volante del Polaris Razor 1000. Dalla pista alla sabbia il passo è breve e nel suo futuro c’è un idea che lo intriga parecchio.

Adesso mi sto diverto correndo qualche rally nel deserto con il Buggy – ha ricordato - questa specialità mi ha da sempre appassionato e un giorno mi piacerebbe magari disputare una Dakar. Ovviamente la cosa migliore sarebbe gareggiare con una macchina piuttosto che con la moto – ha analizzato lo spagnolo -  dato che il mio obiettivo è quello di competere ad alto livello. È necessaria però una grande preparazione, dal momento che il RAID è particolarmente impegnativo”.

Con lui abbiamo parlato qualche giorno fa in occasione della festa di Natale in Nolan. Anche lo spagnolo è rimasto colpito dal 2017 di Dovizioso.

I miracoli non esistono – ha sottolineato Carlos - credo che Dovi abbia meritato questo secondo posto nel Mondiale, dimostrando a tutti il significato del lavoro. Penso che terminare un Campionato alle spalle di Marquez valga quanto una vittoria”.

Hai citato Marc. Soltanto un fenomeno del genere poteva negare il titolo ad Andrea.   

“È uno dei piloti più veloci di sempre in questa specialità – ha spiegato Checa - Marquez è completo e possiede una determinazione incredibile. La cosa che più mi colpisce è la sua mentalità, unica – ha proseguito - se continuerà a questo livello per gli altri piloti sarà difficile provare a vincere il Mondiale”.

Cosa c’è da aspettarsi quindi nel 2018?

Non vedo grandi stravolgimenti – ha avvisato - le moto sono le stesse, inoltre non ci sono stati importanti cambi di squadra. Mi aspetto quindi un Mondiale come è terminato l’ultimo, con Marc e Dovi nuovamente lì davanti”.

Parliamo anche dei tuoi connazionali Lorenzo e Vinales.

“Mi aspettavo qualcosa di più da Jorge – ha sottolineato Checa – nel 2018 potrà solo che migliorare, lo stesso discorso vale anche Maverick. Credevo riuscisse a rimanere davanti per tutta la stagione, invece è andata diversamente”.

Che idea ti sei fatto invece di Zarco?

Johann è un pilota su cui puntare per il futuro e sono convinto che potrà lottare per il titolo anche nel 2018. Non credo ci sia tanta differenza tra la sua moto e quella ufficiale”.

Lui sogna la M1 di Rossi.

“Valentino è un pilota intelligente e gareggerà fino a quando sarà competitivo. Lui ha tante ambizioni di puntare al titolo e se riuscirà a essere con i migliori fin dalle prime gare lo vedremo i candidati per il Mondiale”.

Due battute anche sulla Superbike. Si è deciso di apportare l’ennesima modifica ai regolamenti, ma secondo quanto emerso dai primi test tutto è rimasto uguale.

Non ho guardato nel dettaglio le modifiche, ma credo non ci saranno grandi stravolgimenti. Kawasaki ha svolto un lavoro importante negli ultimi anni e ora raccoglie tutti i frutti. La Ducati sta cercando di rendere la vita dura a Rea e Sykes, ma non è così semplice”.

Secondo te cosa dovrebbe fare Dorna?

Dovrebbe agevolare la presenza delle Case, perché soltanto in questo modo vedremo un Campionato più competitivo. Spero che la situazione attuale sia destinata a passare velocemente, ma la chiave è quella di spingere sul ritorno delle Case”.  

  

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