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Moto3, Bastianini: "Mir? Il suo titolo mi gasa per il 2018"

Enea: "Con Leopard cerco il riscatto. Futuro? Sono due anni che penso al salto in Moto2, ma per farlo voglio lasciare la Moto3 con il titolo" 

Moto3: Bastianini: "Mir? Il suo titolo mi gasa per il 2018"

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L’eredita raccolta è di quelle che pesano, ma lui preferisce non pensarci più di tanto. Enea Bastianini affila le armi in vista del 2018, dove rincorrerà il titolo della minima cilindrata con i colori del team Leopard. La squadra ha infatti deciso di affidarsi al pilota romagnolo, che ha approfittato della pausa invernale per partecipare alla tradizionale festa di Natale in Nolan. L’occasione per trarre un bilancio del 2017 e guardare al futuro.

Al via del Campionato c’erano grandi attese nei tuoi confronti, però solo a metà stagione sei emerso.

Era la prima volta che cambiavo e ho faticato ad adattarmi – ha ricordato Bastianini – col trascorrere del tempo ho capito come lavorare insieme alla squadra. Nei primi mesi facevo troppo di testa mia e il team non voleva saperne di aiutarmi – ha ricordato – poi ci siamo venuti incontro e da Aragon a seguire siamo stati competitivi”.

Adesso si riparte con una nuova avventura, dove raccogli un testimone importante.

“La pressione c’è sempre ed è un bene, dato che ti permette di migliorare – ha analizzato il romagnolo - Leopard è una squadra vincente, di conseguenza sarà un vantaggio per me”.

Per lui il titolo Mondiale vinto da Mir non sarà un peso.

“Ogni anno è una storia a parte, non sento quindi troppo questo peso anzi, a dir la verità mi gasa”.

L’avventura con il nuovo team è iniziata un mese fa a Valencia, dove Bastianini ha mostrato da subito la giusta fiducia.

Nell’unico test che ho svolto non ho stravolto nulla –ha ricordato il romagnolo  - la moto era la stessa di Mir, tra l’altro il secondo giorno sono riuscito ad essere più veloce rispetto al tempo siglato in qualifica”.

Cosa ti ha colpito in particolare di questa squadra?

 “Ho visto un gruppo valido, capace di ascoltare, ma soprattutto con i piedi molti ancorati a terra, dato che nel paddock sentivo voci totalmente diverse. Penso di essere nella squadra giusta per il riscatto”.

Ogni anno nella minima cilindrata c’è sempre grande fiducia per i nostri portacolori azzurri. Poi capita che qualcuno rovini la festa.  

È vero  - ha ammesso Bastianini - anche nel 2018 sarà complicato. Canet me lo vedo già lì davanti, così come Martin. Potrebbe esserci anche Di Giannantonio, nonostante il suo peso lo penalizzi su una Moto3”.

Il pilota romagnolo rimane concentrato sul presente, ma volge anche lo sguardo al futuro con un sogno chiamato Moto2.

“Sono due anni che ci penso, però credo sia prematuro. L’obiettivo per compiere il salto è essere competitivo prima in Moto3, lasciando la categoria con il titolo”.

Intanto si avvicina Natale e tra poco più di una settimana Bastianini festeggerà il proprio compleanno. Riguardo quale regalo trovare sotto l’albero non ha alcun dubbio.

Direi una bella gnocca (sorride)” .

Un'ultima battuta: tra i piloti italiani presenti in Moto3 sei quello con più esperienza. Ti senti un po' il trascinatore?

"Sinceramente non saprei, spero però che l'esperienza accumulata possa fare la differenza"    

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