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MotoGP, Dovizioso: non ho dubbi, nel 2018 mi giocherò il titolo

"Abbiamo trovato una buona base e lavorando bene si può fare la differenza. Io e Valentino abbiamo la stessa passione per le moto"

MotoGP: Dovizioso: non ho dubbi, nel 2018 mi giocherò il titolo

Anche se non ha vinto il titolo, questo è stato l’anno di Dovizioso. Andrea ha sorpreso tanti, imponendosi come l’unico avversario di Marquez e facendogli sudare la vittoria finale fino all’ultimo round. Ha riportato la Ducati in quelle posizioni che mancavano da troppo tempo e ha scritto il suo nome nella storia della Casa di Borgo Panigale.

Oggi è stato anche il protagonista di un’intervista nel corso del programma ExtraTime sulle frequenze di RaiRadio1. Un’occasione di parlare dell’anno appena terminato, del prossimo e scoprire alcuni lati inediti del Dovi attraverso le parole di amici e della compagna Alessandra (QUI potete ascoltare integramlemente la trasmissione).

Ora che ha fatto il salto di qualità, i riflettori sono puntati su Andrea anche per il 2018.

“So quando sia difficile vincere il campionato del mondo - ha detto - ma sappiamo il come e il perché per tutto quello di buono che abbiamo fatto quest’anno. Non ho particolari dubbi sul fatto che me la potrò giocare anche il prossimo anno, poi fra giocarsela e vincere c’è differenza e bisognerà vivere il momento”.

Le 2 D, Dovi e Ducati ora possono partire convinti di giocarsela alla pari con i migliori.

“Abbiamo dimostrato, anche con altri piloti, che la nostra moto ha una buona base, ma non basta perché i nostri avversari sono particolarmente forti, parlo sia dei piloti che delle moto - ha continuato - Con questa base, se lavori bene e se conosci pregi e difetti di moto e squadra, puoi fare la differenza. Io credo che saremo in lizza per il campionato il prossimo anno. Ci manca ancora qualcosa, ma neanche i nostri avversari sono a posto sotto tutti gli aspetti.

E Andrea non sarà più un outsider.

“I risultati di quest’anno ci volevano, ma dovevano arrivare prima - ha ammesso - Ogni pilota si esprime in modo diverso, dipende dalle situazioni in cui si trova, a livello di moto, team ma soprattutto personale”.

Poi ha commentato il suo rapporto con Valentino.

Non ho mai avuto con lui purtroppo un rapporto troppo stretto, non perché ci siano stati problemi tra noi, ma perché è un personaggio troppo grande e si è dovuto creare una barriera altrimenti la sua vita non sarebbe gestibile - ha osservato - Penso che potremmo essere amici perché entrambi abbiamo una vera passione per la competizione e le moto. Siamo diversi per certe caratteristiche, ma per alcuni aspetti non così tanto come la gente crede”.

Infine ha svelato le sue preferenze fra i colleghi.

Il pilota più simpatico è Crutchlow, antipatici ce ne sono parecchi ma i nomi li tengo per me” ha concluso scherzando.


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