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Pasini: “La MotoGP? Non è troppo tardi. Kubica? Storie diverse"

"Il suo incidente è avvenuto a carriera avanzata, ma entrambi abbiamo sofferto tanto. Mi piacerebbe chiudere in top class con moto italiana"

MotoGP: Pasini: “La MotoGP? Non è troppo tardi. Kubica? Storie diverse"

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Nella sfida tra motociclisti e rallisti c’è anche Mattia Pasini a tenere alta la bandiera dei piloti delle due ruote. Il romagnolo torna infatti al Monza Rally dopo quasi dieci anni d’assenza e per l’occasione scende in pista con una Ford Fiesta WRC proprio come il Dottore. Un weekend per staccare la spina dalle moto, in attesa dei prossimi allenamenti.

“È la mia prima volta al volante di una WRC e inizialmente pensavo fosse tutto complicato – ha esordito l’alfiere Italtrans - invece mi sono dovuto ricredere, dato che la macchina è bella e allo stesso tempo facile da guidare. Forse sarà un po’ difficile da portare al limite, però ho trovato da subito la giusta fiducia. Purtroppo non avendo mai guidato sull’asciutto ho dovuto conoscerla meglio, dato che nello shakedown la pista era bagnata”. 

Hai detto che la staccata è il punto più complicato.

Esatto, queste vetture hanno un potenziale altissimo ed è proprio sotto questo aspetto che si fa la differenza”.

Alla kermesse brianzola il romagnolo volge lo sguardo anche al futuro.

Sarebbe bello un giorno, quando smetterò di correre in moto, cimentarmi nei rally. Potrebbe essere a tutti gli effetti un’opportunità interessante”.

Qua a Monza c’è anche Rossi con la tua stessa macchina. Qualche suggerimento l’hai ricevuto?

Diciamo che a Vale non gli chiedo più di tanto, dato che siamo avversari e non sarebbe corretto (scherza)”.

Nel tempio della velocità si parla anche di Formula 1. Una battuta sul ritorno di Robert Kubica non manca da parte del portacolori Italtrans.   

“Credo che lui sia un pilota forte e sarebbe fantastico rivederlo in pista – ha detto Pasini - la sua storia è diversa dalla mia, anche se Robert ha sofferto tanto come me. Purtroppo ha avuto un incidente a carriera avanzata, mentre a me è accaduto subito, però entrambi siamo stati capaci di ritrovare quella forza dentro per rialzarci”. 

Una volta terminata la kermesse brianzola sarà il momento di riprendere gli allenamenti.

Mi aspetta un inverno particolare – ha avvisato il numero 54- dovrò rimanere molto concentrato, cercando soprattutto di lavorare sui particolari”.

In vista del 2018, l’ultima stagione è stata una vera e propria iniezione di fiducia per Pasini.  

Il prossimo anno ne avrò uno in più d’esperienza, inoltre la squadra e la moto sono le stesse. Tutto questo mi permetterà di essere pronto. Posso dire che dopo l’ultimo Campionato mi sento più giovane di quando ero diciottenne e anche più in forma”.  

Nel 2018 ci saranno anche Lowes e Barbera nel bagarre per titolo, ma Pasini non esclude altri pretendenti.

“Le KTM saranno competitive, così come Marquez e Mir, vedrete che anche Joan sarà davanti. Sono convinto che il prossimo Mondiale sarà più difficile rispetto a quello di quest’anno, però noi abbiamo tutte le carte in regola per giocarcelo”

Facendo un salto al 2019, una delle novità è rappresentata dall’ingresso di Triumph.

“Penso soltanto al 2018 – ha sottolineato Mattia - la prossima stagione sarà importante e non voglio perdere troppe energie a riflettere su quello che accadrà più in là”.

Nel suo cassetto il romagnolo conserva un sogno speciale.

Mi piacerebbe molto terminare la carriera in MotoGP con una buona moto e non in Moto 2 – ha dichiarato- inoltre, col nuovo sistema di frenata a sinistra, potrebbe diventare più vantaggioso, dal momento che le scalate sono assistite”.

Quale moto per la top class?

“Direi una italiana”.

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