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Forcella alternativa per Honda GL 1800: come funziona?

TECNICA- All'avantreno la maxi tourer di Tokyo per il 2018 sposa lo schema del parallelogramma. Vediamone vantaggi e svantaggi

Moto - News: Forcella alternativa per Honda GL 1800: come funziona?

Honda fuori dagli schemi. Per il 2018 la GL1800 Gold Wing propone tutta una serie di importanti aggiornamenti. Più compatta e più leggera, conferma il suo mastodontico motore boxer a 6 cilindri, 4 valvole per cilindro, ed un nutrito pacchetto elettronico: acceleratore Throttle By Wire, quattro Riding Mode, controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control), HSA (Hill Start Assist) per le partenze in salita, Start&Stop (con cambio DCT) ed un nuovo Cruise Control. Ma quello che più salta all'occhio della novità 2018 lo troviamo sul fronte ciclistico con una inedita forcella con schema a parallelogramma.

Una configurazione questa non del tutto nuova. Facendo un salto indietro nel passato troviamo altri esempi di questo genere di schema perl'avantreno:

 La forcella OZ-Aprilia sperimentata in gara

nei GP con gli esperimenti di OZ sulle Aprilia 250 a cavallo tra gli anni '80 e '90, alla più recente soluzione di BMW con il sistema Duolever montato inizialmente sulla sport tourer K1200S del 2005, e che riprendeva un design brevettato dal tecnico britannico Norman Hossak.

OBIETTIVO: COMFORT – Se nel campo delle competizioni non ha avuto il successo sperato, sul prodotto di serie, e soprattutto su mezzi di stampo touring, lo schema a parallelogramma può offrire molti vantaggi rispetto alla forcella tradizionale. Un importante punto a favore lo abbiamo in fase di frenata e compressione. In questa fase in pratica non si ha beccheggio (il movimento della moto attorno all'asse trasversale), mantenendo così costante (o anche leggermente aumentata) l'avancorsa. Con schema telescopico la compressione della forcella porta la moto ad accucciarsi verso la ruota anteriore, portando ad una

In fase di compressione la distanza ruota/moto resta costante (o aumenta)

diminuzione dell’avancorsa, permettendo però – entro certi limiti - un più agevole ingresso di curva. Se si cercano ingressi fulminei ha dei vantaggi indubbi, non di certo se l’obiettivo è pennellare le curve…

Una riduzione (o annullamento) del beccheggio con lo schema convenzionale si otterrebbe indurendo il setting di base (molle più rigide, compressione più frenata) con svantaggi però nel comfort di guida. E questo aspetto è fondamentale per una moto come la GL1800, più della reattività di ingresso in curva. Ecco perché lo schema proposto incontra notevoli favori sul profilo della guida in surplace. Il nuovo sistema è leggermente più pesante di una forcella convenzionale, ma in questo caso il vantaggio ottenuto compensa questo handicap tecnico. D'altronde ogni soluzione adottata non è mai la miglior soluzione in assoluto, ma rispecchia sempre il miglior compromesso.

Non dimentichiamo inoltre che una sospensione così realizzata, oltre a smorzare sensibilmente le reazioni che dalla strada arrivano allo sterzo, determina in frenata un comportamento più stabile creando sensazioni di guida particolari. Ed è anche per questo motivo probabilmente che in gara non ottenne il successo sperato, mentre di contro ha il suo perchè su moto di stampo tourer.

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