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MotoGP, Morbidelli: un aggettivo per la Honda? impennante

"Sto navigando a vista e godendomi questo momento. Trovo la moto fantastica da guidare ma so che andare forte sarà difficile"

MotoGP: Morbidelli: un aggettivo per la Honda? impennante

La prima volta non si scorda mai e probabilmente Franco Morbidelli non cancellerà facilmente dalla sua mente il suo debutto su una MotoGP. “Mi aspettavo che avrei vissuto uno dei giorni più belli della mia vita e così è stata, anche se ne ho avuti già molti” dice con la sua solita flemma. Si vede chiaramente la gioia trasparire dai suoi occhi, ma Franco filtra tutto con la razionalità e parla con calma.

È stato un bel primo giorno - racconta -, la moto è veramente fantastica, molto bella da guidare. Mi sono sentito subito a mio agio e abbiamo già iniziato a lavorare con la squadra per migliorare”.

Servirebbe un aggettivo per definire la Honda…

Potente? Forse è troppo scontato, allora dico impennante! - ride - Effettivamente si è sempre su una ruota, la cosa più complicata è riuscire a controllarla. Oggi ho cercato di prendermela con calma… ma non troppo. Ho già fatto dei tempi decenti, so che c’è ancora molto da lavorare però sono anche contento perché ho iniziato a capire di cosa ho bisogno”.

Passare da una Moto2 a una MotoGp non impresa semplice, ma Franco si era fatto un’idea di come sarebbe stato.

E, sinceramente, impennate a parte, è simile a come me l’aspettavo - continua - Sono anche consapevole che andare forte sarà difficile e oggi ho solo cercato di capire la moto e le traiettorie. Nonostante tutto ho girato solo 3 decimi più lento del miglior tempo di Rabat in gara usando la sua stessa moto”.

Il cammino di Morbidelli è solo all’inizio ed è complicato pensare alla prossima stagione.

Non so veramente cosa aspettarmi - chiarisce - In questo momento sto improvvisando, navigando a vista. È presto per pormi degli obiettivi, semplicemente mi godo il momento. Però sto già cercando di dimenticarmi lo stile della Moto2 per provare a guidare la MotoGP come va fatto. Parto da zero. Dove devo migliorare? Da tutte le parti, oggi ho preso due secondi e mezzo” ride.

Questa sera avrà anche tempo di riflettere su tutto quello che è capitato e fare un piano per il futuro.

Bisognerà studiare, guarderò con attenzione i video della giornata - promette - Oggi ho guidato una moto adatta per imparare, con poca potenza e domani la aumenteremo. Però che bello il cambio, suona come un organo”.

Si sa, in MotoGP la musica è tutta diversa.

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