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MotoGP, Pirro: domani bisognerà credere nei miracoli

Il pugliese scherza sulla strategia in gara: "porto la pistola e sparo alla gomma di Marc. Non mi aspettavo Dovizioso così in difficoltà"

MotoGP: Pirro: domani bisognerà credere nei miracoli

Il fatto che Michele Pirro sia un tester di lusso non è più una novità ormai, ed anche a Valencia il pilota – poliziotto ha ribadito il concetto. La sesta piazza conquistata infatti è un risultato di rilievo, arrivato inoltre nella maniera migliore.

“Ho fatto il tempo da solo - spiega il 51 - dato che la strategia tra me e Jorge era che lui rimanesse davanti per la prima uscita, mentre io nella seconda. Purtroppo nella seconda uscita, e quindi con la seconda gomma, Jorge è caduto mentre io ho fatto un ottimo giro e ho migliorato il mio tempo. Peccato per lui perché aveva il potenziale per essere in prima fila”.

La preoccupazione di Michele è però anche un’altra

Mi dispiace che Andrea non abbia trovato la giusta confidenza e parta nono. Sapevamo che Marc era veloce e costante, quello che non ci aspettavamo era che Dovi facesse così fatica. La MotoGP è talmente estrema che basta poco per imboccare una strada sbagliata, e magari per soli due decimi ti ritrovi più indietro anche di cinque posizioni”.

Per quanto riguarda domani tutto può succede, e Pirro non mette le mani avanti.

“Io faccio una gara ogni tre mesi, quindi è difficile fare tutto alla perfezione, anche se ovviamente faccio il mio meglio. Non so cosa potrà fare nemmeno Jorge, e soprattutto se Dovi avrà la velocità per stare davanti e vincere. Io vengo dal paese di Padre Pio e so che bisogna credere nei miracoli, quindi fino a domani alle 15 ci spereremo”.

Uno degli argomenti di oggi non può che essere la strategia da adottare domani, e sulla quale Michele scherza

“Essendo un poliziotto ho la pistola, quindi domani correrò con la fascia e quando sarà il momento gli sparerò sulla gomma (ride)”.

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