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MotoGP, Dovizioso: non ha senso puntare su un errore di Marquez

"Non ho rimpiati, se non riusciremo a vincere il titolo significherà che ci è mancato qualcosa e dovremo migliorare"

MotoGP: Dovizioso: non ha senso puntare su un errore di Marquez

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Va bene, molto bene”, Andrea Dovizioso sorride arrivato a Valencia. In hospitality ha trovato una bella  sorpresa, un video in cui i suoi amici gli hanno fatto un grande in bocca al lupo per la sfida finale. Domenica, poco prima delle 3 del pomeriggio, saprà se la missione sia veramente impossibile.

Per il momento sono sereno, non ho nulla da perdere - garantisce - So quanto sia difficile raggiungere l’obiettivo, posso solo vincere e poi dovrebbe succedere qualcosa a Marquez”.

Detta così…
Infatti non voglio vederla da questo punto di vista, puntare su un suo errore. Io cercherò di vincere, sarà complicato ma non impossibile. Devo continuare a lavorare come fatto fino ad ora, sono concentrato su questo. Dal punto di vista psicologico mi sento tranquillo, devo solo provare a portare a casa il massimo”.

È più difficile che tu vinca o che Marquez commetta un errore?
Forse una mia vittoria, perché Valencia ha delle caratteristiche che non si adattano alla perfezione alla nostra moto. Però lo scorso anno non ero stato tanto lontano dai migliori e non parto sconfitto. In questa stagione abbiamo dimostrato di essere competitivi anche su piste storicamente difficili per noi”.

Rimane tutto nelle mani di Marquez, alla fine…
Marc è Marc, dipende tutto da cosa gli passerà per la testa. Lui è bravo a gestire certe situazione ma a volte fatica a limitarsi. Ancora una volta, parlare di quello che potrebbe succedergli non ha senso. Devo concentrarmi su di me. Marquez ha un margine enorme, sicuramente ha più pressione di me perché solo lui può sbagliare”.

E se vincessi la gara ma non il campionato?
Sarei un po’ arrabbiato! (ride) Ho sempre sostenuto comunque che non è il numero di vittorie che ti fa vincere un campionato. Ho uno svantaggio di 21 punti ma prendere in esame solo quale sarà il risultato finale è sbagliato. Bisogna guardare questa stagione dall’inizio e allora sono stracontento di quello che abbiamo fatto. Se non riusciremo a vincere il titolo, significherà che ci è mancato qualcosa e dovremo migliorare per la prossima stagione”.

Quindi non hai nessun rimpianto?
Troppo facile averli e sarebbe un altro modo di ragionare sbagliato. I punti si prendono solo la domenica e quel che è fatto è fatto. Poi, chi si sarebbe aspettato di vederci lottare per il campionato all’ultima gara...”.

E se invece dovessi scegliere il momento migliore dell’anno?
“La vittoria al Mugello è stata pazzesca, per come è arrivata e per tutto il fine settimana. Però, forse, la gara migliore l’ho fatta a Silverstone, quando ho vinto pur non essendo il più veloce”.

Questa domenica ti servirà il tuo cavallo nero, quello dell’irrazionalità…
È una qualità da usare al momento giusto, come sono riuscito a fare quest’anno. Quando è così, puoi fare delle cose irripetibili che non riesci quasi a spiegare. In MotoGP tutti i piloti sono forti, ma c’è chi si gestisce meglio e chi no.

Comunque andrà, avrai tanti tifosi dalla tua parte.
Il supporto che ho ricevuto quest’anno è stato completamente diverso da quello in tutta la mia carriera,   è logico che le cose cambino quando vai forte. Però la cosa più bella e che mi rende più soddisfatto, è quando incontro qualcuno che mi dice che sono riuscito a emozionarlo”.

E la più brutta?
Quando mi dicono ‘devi vincere’, come se io e Marc fossimo a pari punti. Ma in verità mi piace anche quello (ride)”.

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