Tu sei qui

Moto3, Mir cannibale a Sepang, 3° Bastianini

Decimo successo per il neo Campione del Mondo, battuti Martin ed il numero 33 del team Estrella Galicia. 6° Migno, 7° Fenati, 9° "Diggia"

Moto3: Mir cannibale a Sepang, 3° Bastianini

Essere campioni significa, tra le altre cose, capire come stare lontano dai guai. E Joan Mir, questa faccenda, la ha imparata benissimo: intuendo che la lotta tra Bastianini e Martin avrebbe fatto perdere ad entrambi i rivali molto tempo prezioso, il neo iridato ha deciso di superarli entrambi, mettersi al comando e gestire l’esiguo ma prezioso vantaggio sino alla bandiera a scacchi.

Per la Honda numero 36 del team Leopard quella di Sepang è la decima vittoria stagionale: “ho avuto un calo delle gomme -ha svelato nel parco chiuso- ma ho gestito bene l’aderenza, vincendo ancora”.

Secondo posto per Jorge Martin, che ha battuto Enea Bastianini proprio nell’ultima curva dell’ultimo giro di gara: “volevo vincere oggi -ha dichiarato il pilota Gresini- ma ho perso tempo lottando con Enea”.

Enea che sale ancora sul podio, grazie ad una corsa consistente e convincente: “peccato per la brutta partenza, ma le mie prestazioni sono migliorate di gara in gara -ha confermato- e questo podio è il risultato del lavoro fatto con tutta la squadra”. Anche a Sepang i tre gradini sono stati solcati da piloti Honda.

Quarto il belga Livio Loi, autore di una gara in solitaria, distante dal podio, lontano dal gruppo in lotta per il quinto posto, colto dallo scozzese McPhee, che ha preceduto la prima KTM al traguardo, quella numero 16 di Andrea Migno.

Settimo Romano Fenati, in un Gran Premio in cui l’ascolano ha dovuto lottare con il coltello tra i denti e difendersi da qualche contatto con le altre moto; stesso discorso per Fabio Di Giannantonio, arrivato sino al nono posto dopo sorpassi, contatti, uscite di pista e (forse) qualche bella imprecazione.

Adam Norrodin ha onorato il suo pubblico con una prova maschia, forse troppo, condita da una scivolata e finita in undicesima posizione, prende un punto Manuel Pagliani con la Mahindra del team CIP, in una gara caratterizzata da un caldo infernale: difficile dire se abbiano bevuto più acqua i piloti o benzina le moto.

Classifica piloti: Mir 321, Fenati 235, Canet 192.

 

LA CRONACA- Chi parte meglio è Martin, che infila la prima curva a destra in testa, ed in pochi metri accumula giù un piccolo vantaggio su Bendsneyder, terzo Mir, quarto McPhee; Loi e Bastianini si trovano nel gruppo di testa, Fenati ha perso qualche posizione, vola in alto e poi a terra Suzuki, sparato a terra dalla sua moto.

Mir e Loi hanno saltato Bendsneyder, anche Rodrigo supera l’olandese, Bastianini e Di Giannantonio si trovano in settima ed ottava posizione; Antonelli è decimo, Fenati quattordicesimo.

Prova a fuggire Jorge Martin, Mir e Loi non tengono il passo del pilota Gresini. Bastianini è quarto, pronto ad attaccare il belga del team Leopard, e lo supera con una grande staccata.

A quattordici giri dal termine, cade Darryn Binder, mentre era a fine gruppo; Martin è ancora al comando della gara, Bastianini ha nel mirino della sua Honda Estrella Galicia la moto di Joan Mir, a pochi centimetri da Enea. Nel gruppo dei migliori anche il pilota malese Norrodin, quinto.

Martin conduce, ma Mir si avvicina sempre di più, mangiando metri e decimi ad ogni giro; cade il francese Julies Danilo del team Snipers, Fenati è dodicesimo.

La fuga di Martin si è quasi esaurita: Mir si trova ad un fiato dagli scarichi della Honda del numero 88 e i due si ricongiungeranno tra poche curve; a 10 giri dalla bandiera a scacchi Joan attacca Jorge e lo supera al privo tentativo, mettendosi al comando del Gran Premio.

Mir è primo, Martin secondo, Bastianini terzo; il belga Livio Loi precede Norrodin, cade Antonelli alla curva 15 e dice addio alla gara malese, coinvolgendo Fabio Di Giannantonio, costretto ad uscire di pista.

Cade Norrodini mentre era quarto, ma riesce a rimettersi in gara; sono tre ora a giocarsi la vittoria; Mir, Martin e Bastianini restano incollati in ogni curva, infastidendosi in staccata; Mir va largo in frenata, Martin passa, ne approfitta Bastianini che, alla fine del rettilineo più lungo, passa in testa e si mette al comando.

Più indietro, ma non troppo, Fenati conduce un folto gruppo di piloti, tutti in lotta per il quinto posto; tra di loro Rodrigo sgomita, Canet è il più spercolato, Guevara studia McPhee da dietro.

Bastianini viene superato dal doppio sorpasso di Mir e Martin, ma risponde subito, rimettendosi al primo posto; restano tre giri ed esplode la battaglia per la vittoria.

I tre si scambiano le posizioni innumerevoli volte, c’è anche un contatto tra Martin e Bastianini, che porta il numero 33 fuori pista per qualche istante, facendogli perdere tempo e metri preziosi. Questo favorisce Mir, che prova a fuggire, mentre Bulega si ritira a causa di un guasto tecnico.

Grande bagarre per il quinto posto: Migno, Fenati, Bendsneyder, Di Giannantonio e McPhee combattono duramente, e non mancano i contatti tra le moto.

Ultimo giro, Mir ha qualche metro di vantaggio su Martin e Bastianini, amministra bene e taglia il traguardo da vincitore, sul secondo gradino del podio ci sale Jorge Martin, che vince il duello ingaggiato con Bastianini, terzo. Quarto Livio Loi, Migno è sesto, Fenati settimo, “Diggia” nono, un punto per Pagliani.

 

 

 

Articoli che potrebbero interessarti