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SBK, Il venerdì di Jerez: tra conferme e qualche grattacapo

Se Rea strapazza il cronometro (nonostante una caduta: "Strano incidente"), Davies e Melandri accusano qualche difficoltà tecnica e di grip

SBK: Il venerdì di Jerez: tra conferme e qualche grattacapo

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La prima giornata di prove sul tracciato di Jerez conferma il trend stagionale: Rea avanti ed il resto della truppa ad inseguire. Anche oggi il pilota Kawasaki, affatto sazio del terzo titolo ormai in cassaforte, piazza due poderosi acuti che relegano i più immediati inseguitori – nella fattispecie il compagno Tom Sykes, secondo nella combinata – a quasi 6 decimi di distacco, segnando un super tempo di 1’40.291. Una giornata condita anche da qualche caduta, ed a farne le spese è stato lo stesso Jonathan incappato in una scivolata ad inizio delle FP2. Una innocua scivolata che ha però colto di sorpresa il tre volte iridato: "Ho avuto uno strano incidente- le parole di Rea- quando ero appena al secondo giro questo pomeriggio, non facendo nulla stupido" ed aggiunge:"Mi ha colto un po' di sorpresa". Un problema forse legato al grip del nuovo asfalto che ha creato qualche difficoltà nel prendere le misure. Nel complesso Johnny ha poco di che recriminare per come sono andate oggi le cose: "Passo dopo passo stiamo arrivando ad un setup che mi consente di usare gomme sempre più morbide e questo è molto positivo. Ma dobbiamo capirne un po' di più"

Per Sykes, dopo il nono tempo in FP1 - anche lui invischiato nell'interpretare la tenuta delle gomme -  il secondo crono (1’40.888) dietro al compagno ha risollevato il morale: "Stanotte posso andare a letto abbastanza soddisfatto del lavoro fatto" le parole di Tom che accusa ancora qualche fastidio per l'infortunio alla mano:" Non riesco ancora a forzare in alcuni punti come vorrei, ma anche nonostante la lesione mi sento pronto per fare un buon lavoro" 

Inconveniente, ma con esito diverso sul cronometro rispetto a Rea e Sykes, per le Ducati di Marco Melandri e Chaz Davies. Il venerdì parla di un quinto ed un decimo posto rispettivamente e per entrambi qualche problema tecnico che ha comportato una caduta (per Davies) durante la seconda sessione. Per Melandri (1’40.893) comunque il lavoro svolto sembra averlo soddisfatto, seppure c'è qualche cosa da sistemare ancora soprattutto visto il grip della pista: "Oggi abbiamo vissuto uno dei nostri venerdì migliori- dichiara il ravennate, ma aggiunge "..al netto di alcuni inconvenienti tecnici che ci hanno un po’ rallentato. Chiudere le prove nella via di fuga non è mai ideale, ma la squadra ha fatto davvero un grande lavoro e la Panigale R è competitiva. Il nuovo asfalto sicuramente aiuta in quanto meno sconnesso di quello precedente, ma è anche critico da interpretare perché il grip sembra davvero cambiare da un giro all’altro".

Per la gara l'incognita è la tenuta sulla distanza: "Non sarà facile riuscire ad essere costanti, ed importante sarà fare un’ottima Superpole per partire davanti e giocarci tutto nella seconda metà di gara."

Per Davies (1’41.204) la giornata non è stata altrettanto positiva, anche lui con dei garbugli da snodare per il nuovo asfalto ed alle prese con qualche inconveniente tecnico che ha causato la caduta a metà della seconda sessione: "Per fortuna sto bene, ho preso solo qualche botta, ma non è niente di serio." Poi spiega "Sfortunatamente un problema tecnico è risultato in una caduta abbastanza strana."

Ma nonostante questo ed il 10° tempo finale domani le cose dovrebbero andare meglio: "Questa mattina abbiamo sfruttato la FP1 per adattarci al nuovo asfalto, che sostanzialmente significa una nuova pista, mentre nella FP2 siamo usciti con gomme usate per verificare un paio di modifiche al setup. Non abbiamo vissuto una giornata ideale ma sono fiducioso che ci rifaremo domani. Avremo un po’ di lavoro in più da fare durante la FP3, ma penso che la direzione imboccata sia quella giusta” ha quindi concluso Chaz.

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