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Moto2, FP3: Syahrin beffa Luthi a Motegi

Il pilota malese, il più bravo e veloce su pista bagnata, precede lo svizzero e Simeon. 4° Bagnaia, 5° Morbidelli, 9° Pasini 

Moto2: FP3: Syahrin beffa Luthi a Motegi

Completa la mattinata di prove libere a Motegi la Moto2, con i consueti 45 minuti a disposizione di tutti i piloti motorizzati Honda CBR 600. Primo tempo per il malese Hafizh Syahrin, un pilota che sull’asfalto bagnato se la cava sempre bene, e che conferma questa teoria con il miglior tempo del turno in 2’06”163, sulla Kalex color azzurro del team Petronas, malese come lui.

In agguato Thomas Luthi, (come si vede nella foto) con il secondo crono: lo svizzero sa che, a pochi Gran Premi dalla fine del campionato, dovrà lasciare da parte i soliti calcoli, provando ad attaccare Morbidelli in ogni condizione, anche con la pioggia, esattamente come ha fatto stamani.

Il derapatore belga Xavier Simeon, prossimo alla MotoGP, ha concluso in terza posizione nella lista dei tempi, a quattro decimi dalla vetta; quarto Francesco Bagnaia che, a fine turno, ha accusato problemi alla gomma posteriore Dunlop della sua Kalex SKY VR46.

Ci ha provato ad essere il più veloce, Franco Morbidelli, invano: il capoclassifica di campionato si deve accontentare del quinto tempo, a più di mezzo secondo da Syahrin. Sesto Sandro Cortese su una buona Suter, settimo il giapponese Nagashima, peraltro caduto, ma senza danni.

Prima di Mattia Pasini, nono, c’è la KTM di Oliveira; decimo Alex Marquez, anch’egli a terra e piuttosto malamente, con un ritardo dal primo tempo di quasi un secondo. Fuori dalla top ten Lorenzo Baldassarri, undicesimo con la Kalex Forward; tredicesimo crono per il giapponese Nakagami, che voleva di più sulla pista di casa, ma una caduta lo ha limitato. A terra anche Augusto Fernandez, quattordicesimo prima di Gardner e Pawi.

Non è ancora emerso dall’acqua di Motegi, per ora, il romano Simone Corsi della Speed Up, Andrea Locatelli ha il diciannovesimo tempo, Luca Marini il ventiduesimo. Dure prove, ancora, per il sudafricano Brad Binder (da alcuni chiamato Brad Pitt, non sappiamo ancora perché), molto indietro Stefano Manzi con la ventisettesima prestazione in classifica.

 

 

 

 


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