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MotoGP, Marquez: da leader ho meno pressione

Marc non intende però abbassare la guardia: "Al giovedì non sai mai chi sarà il rivale da battere la domenica"

MotoGP: Marquez: da leader ho meno pressione

È la tradizionale conferenza del giovedì ad alzare il sipario sul fine settimana di Motegi. In sala stampa il primo a prendere la parola è Marc Marquez, leader della classifica iridata. Nel 2016 fu lui il vincitore: “Lo scorso anno si è rivelato sicuramente un bel Gran Premio – ha esordito il 93 - inoltre sono riuscito anche a vincere il Mondiale, festeggiando davanti ai vertici Honda. Quest’anno arriviamo all’appuntamento dopo delle belle prestazioni a Misano e Aragon –ha ricordato -purtroppo il meteo è sempre un’incognita a Motegi e non si può mai sapere. Farò in modo di partire forte fin dalla FP1, cercando la giusta fiducia”.

Nonostante il margine, il 93 non intende abbassare la guardia: “Al giovedì non si sa mai chi sarà l’avversario da battere –ha detto - dovremo vedere a che livello saremo per lottare, perché le condizioni incidono non poco. Penso comunque di avere la giusta fiducia con la Honda, dato che mi sento competitivo in qualunque condizione – ha avvisato - cercherò quindi di mantenere la stessa mentalità durante il trittico, spingendo sempre al massimo”.

Lo spagnolo sa bene quali sono le condizioni ideali: “Ovviamente preferisco una gara sull’asciutto –ha sottolineato - come ho detto, adesso potrò difendermi in tutte le condizioni. Ovviamente il margine in classifica è importante, perché nel caso in cui dovessi commettere un errore, sarei comunque in gioco”.

Motegi con il meteo incerto, rischia di diventare una roulette: “In questa stagione non c’è nulla di certo – ha affermato il 93- ci sono tanti fattori che possono condizionare il risultato, infatti arrivavamo in alcuni circuiti dove pensavamo di essere veloci e invece accadeva il contrario”.

La pressione nel volto del cinque volte iridato non manca: “C’è sempre e credo sia normale quando c’è in gioco il Mondiale –ha concluso – ovviamente sono consapevole che il Campionato si può vincere come perdere. Di sicuro chi ha più pressione è il pilota che deve inseguire, perché non può permettersi il minimo errore”.  

Alla sua destra presente Andrea Dovizioso, costretto a inseguire: “Mi aspetto tre belle gare – ha detto il portacolori Ducati - sono convinto che la lotta sia abbastanza ravvicinata, più o meno come se ripartissimo da zero. Ci sono infatti ancora tanti punti in palio e può accadere di tutto – ha proseguito - personalmente mi sento tranquillo, perché sono consapevole del lavoro svolto quest’anno che ritengo grandioso anzi, quasi perfetto”.

Dal volto del forlivese trapela una certa fiducia: “Questa è una bella pista per noi, ci sono diverse frenate forti, inoltre con la nuova carena potremo essere forti anche in accelerazione – ha avvisato - ovviamente il meteo sembra essere instabile e quindi sarà necessario fare attenzione”.

All’alfiere di Borgo Panigale non manca quindi la consapevolezza, in particolare di quelle che sono le sue qualità: “Competere con Marc e Maverick non è semplice – ha ammesso – se però sono in  lotta con loro vuol dire che ho le mie carte da giocare e parecchia esperienza. Proprio quest’ultimo aspetto mi ha permesso di estrarre il massimo da me stesso”.

Maverick Vinales lo ascolta dall’altra parte del tavolo: “Se voglio vincere il Mondiale devo battere Marc e Andrea – ha detto lo spagnolo, che non vince dal round di Le Mans - purtroppo nell’ultimo GP ho sbagliato la scelta delle gomme. Di sicuro ci aspetta un finale di stagione impegnativo – ha aggiunto il 25 - inoltre in caso di pioggia tutto diventerebbe più complicato. Mi piace comunque il trittico e sono convinto che la Yamaha sarà competitiva in tutte e tre le gare”.

Nella bagarre per i piani alti potrebbe inserirsi anche Aleix Espargarò. La prestazione di due settimane fa non se l’è certo scordata l’alfiere Aprilia: “L’ultima gara mi ha regalato belle sensazioni – ha detto lo spagnolo - sono riuscito a prendere confidenza giro dopo giro con la moto e spero di ripetermi. Quest’anno con la squadra abbiamo cambiato le geometrie dei pesi e riusciamo ad essere più competitivi”.

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