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SBK, Magny-Cours: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Rea nella storia per terza volta, Sykes stringe i denti e conquista un podio che sa di impresa in un fine settimana agrodolce per Ducati

SBK: Magny-Cours: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Il fine settimana di Magny-Cours incorona per la terza volta consecutiva Johnny Rea Campione del Mondo. Un sabato da dominatore per il pilota Kawasaki, per poi lasciare il testimone la domenica a Chaz Davies. Non dimentichiamoci del podio conseguito da Tom Sykes, a distanza di due settimane dall’operazione alla mano,  così come la conferma di Yamaha.

C’è invece da mangiarsi le mani per quanto accaduto nella giornata di sabato ai turchi Razgatlioglu e Sofuoglu, che in un solo colpo vedono sfumare le speranze di puntare al titolo. Il giovane Toprak farà di tutto per stringere i denti ed essere presente al round conclusivo della Stock a Jerez, più difficile invece il compito di Kenan, la cui stagione è praticamente finita, a meno di clamorosi colpi di scena.   

IL BELLO – Ha conquistato il terzo titolo iridato in grande stile, vincendo, anzi stravincendo Gara 1 e lasciando agli avversari soltanto le briciole. Chapeau per questo Johnny Rea, mattatore di un Mondiale che non ha mai avuto storia. E che dire poi di Tom Sykes, tornato in sella alla sua ZX-10RR con due viti nella mano. Il podio del sabato e la sfida con Melandri resta una delle più belle immagini del sabato.

IL BRUTTO -  Sulla pagina Facebook di Sofuoglu, c’è un video che mostra il momento in cui il pilota viene trasportato sull’aeromobile per fare ritorno a casa. Un’immagine triste, in un 2017 da calvario per il pilota turco, costretto a saltare per infortunio i round di Phillip Island e Buriram.  

IL CATTIVO – La pista di Magny-Cours si è rivelata una trappola in condizioni di bagnato nella giornata di sabato. Troppe le cadute, speriamo che qualcosa venga fatto in futuro per migliorarla, perché non è certo un bello spettacolo.

LA DELUSIONE – La sensazione è che a Michael Rinaldi gli sia venuto il classico braccino da tennista. Il pilota Aruba poteva chiudere i giochi già in Francia, invece la decima posizione in gara e il secondo posto di Marino costringeranno il romagnolo a giocarsi il tutto per tutto tra due settimane a Jerez. Dopo la vittoria di Portimao, ci aspettavamo qualcosa di più da Ana Carrasco, soltanto ventesima in Francia.

L’ERRORE - Eugene Laverty sognava in grande domenica, invece la sua corsa è finita sul più bello. Come se non bastasse, la sua moto si è trovata in piena traiettoria con quella di Rea, quest’ultimo sfortunato a urtarla col piede destro, tanto da essere costretto a fermarsi.  

LA SORPRESA - Lo sappiamo bene che la Honda è una moto con dei gran limiti, ma l’ottavo posto di Davide Giugliano è di quelli che regalano non poca fiducia. Una menzione la merita anche Tati Mercado, è infatti sua la migliore prestazione del sabato in casa Aprilia.

IL SORPASSO – Non ci siamo certo annoiati ad assistere alla bagarre per il secondo gradino del podio tra Sykes e Melandri. Il 66 gli ha chiuso prima la porta in faccia, in seguito il ravennate ha saputo trovare il varco per infilarlo. Lasciamo a voi la scelta di quale sia stato il più bello.  

LA CURIOSITA’Mai nessuno come Rea era riuscito a vincere tre titoli consecutivi in Superbike. Adesso per il nordirlandese c’è un nuovo traguardo da raggiungere, ovvero il record di vittorie di Fogarty. Gliene bastano soltanto sei per eguagliarlo.

IO L’AVEVO DETTO – “A Magny-Cours cercherò di portare nuovamente la Yamaha sul podio”. Che dire, Michael van der Mark è stato di parola.

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