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SBK, Superpole con caduta per Rea a Magny-Cours

Dopo il volo a terra, Johnny è riuscito a reagire, battendo Mercado ed il dolorante Tom Sykes. 6° Giugliano, 7° Davies, a terra anche Savadori e Melandri, 11° e 12°

SBK: Superpole con caduta per Rea a Magny-Cours

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Che carattere, Johnny Rea! Dopo essere caduto malamente nei primi minuti della Superpole 2, il nordirlandese è rientrato nel box Kawasaki, ha atteso qualche istante -nel quale ha ritrovato determinazione e concentrazione- ed è poi uscito per l’attacco finale decisivo e vincente, che gli ha regalato l’ennesima Superpole in carriera, grazie al crono di  1’56”555: “dopo la caduta, so che in gara dovrò essere prudente -ha avvisato Johnny- perché il limite tra stare in piedi e cadere è molto sottile”.

Gran secondo tempo per l’argentino Leando Mercado, davvero veloce e delicato sul viscido asfalto francese con la sua Aprilia Iodaracing, che partirà dopo il Campione in carica: “avevo un gran feeling con la moto -era contento ‘Tati’- proverò in gara a partire fortee prima di Tom Sykes, terzo, con una mano davvero gonfia: “sono sorpreso pure io di questo risultato -ha dichiarato Tom- sento ancora dolore, ma vediamo cosa la gara ci riserverà”.

Apre la seconda fila lo spagnolo del team Barni Xavi Fores, con la prima Ducati piazzata in Superpole; quinto crono per Alex Lowes sulla R1 Pata, sesto tempo per Davide Giugliano, a suo agio con la Honda Fireblade su pista allagata.

Molto prudente Chaz Davies, ma si sa: il gallese è uno dei pochi britannici a non amare la pioggia, e settimo tempo finale per il numero 7 Aruba; ottava posizione per Leon Camier su MV, nono con doppia caduta l’irlandese Laverty sulla RSV4 Milwaukee.

Dopo il decimo tempo dell’olandese Van Der Mark, c’è l’undicesimo di Lorenzo Savadori, caduto a fine turno e portato al centro medico per approfondimenti; è caduto pure Marco Melandri, in una dinamica decisamente più innocua rispetto al terribile high side rimediato dal pilota numero 32 Aprilia.

Tredicesima casella di partenza per Riccardo Russo con la Kawasaki Pedercini, prima della ZX10R dell’australiano West, anch’egli caduto e visitato dalla commissione medica. Quindicesimo tempo per il ceco Ondrej Jezek, con l’unica Kawasaki Grillini presente in Superpole 1.

In difficoltà l’americano Jake Gagne, che non conosce i segreti di Magny-Cours, resa ancora più insidiosa dalla pioggia battente, non pervenuti De Rosa e Torres con le ultime ed attardate BMW Althea.

 

 

 

 

 

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