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SBK, Rea non fa sconti, sua anche la FP2, 3° Melandri

L'alfiere Kawasaki rifila quasi mezzo secondo alla Yamaha di van der Mark, 4° Davies seguito da Savadori, 7° Camier, 10° Sykes, 15° Giugliano

SBK: Rea non fa sconti, sua anche la FP2, 3° Melandri

Non c’è nulla da fare contro Johnny Rea. Anche nel secondo turno di libere, il portacolori Kawasaki non si è risparmiato, mettendo tutti in riga con il tempo di 1’37”489. Una prestazione che risulta quattro decimi più veloce rispetto al crono siglato al mattino da parte del nordirlandese. Insomma, il Cannibale ha fatto capire in modo abbastanza evidente che questo fine settimana vuole mettere le mani sul titolo iridato, chiudendo la pratica in anticipo.

Quello che fa specie è il distacco rifilato al primo degli inseguitori, in questo caso la Yamaha di Michael van der Mark (+0.439), distante quatto decimi. La R1 è seguita dalle Ducati di Marco Melandri (+0.477) e Chaz Davies (+0.491), con il ravennate che all’ultimo tentativo ha agganciato la terza piazza ai danni del compagno. Poco importa però, perché il gap di mezzo secondo lascia ben pochi commenti.

Negli ultimi minuti anche Lorenzo Savadori (+0.527) è riuscito a risalire la classifica, balzando al quinto posto davanti alla Ducati di Xavi Forés (+0.541) e la MV Agusta di Leon Camier (+0.542), questi due separati da un solo millesimi. Bisogna però sottolineare che il britannico non è riuscito a migliorare il tempo del mattino, rimanendo quindi sull’1’38”032. Oltre a lui non migliorano Ramos, quattordicesimo, e West, diciassettesimo.

Tornando alla classifica del pomeriggio, in ottava posizione si inserisce la Yamaha di Alex Lowes (+0.644), braccata dall’Aprilia di Eugene Laverty. Un  passo avanti anche per Tom Sykes (+0.728), che come ben sappiamo si è presentato a Magny-Cours reduce dalla frattura al mignolo della mano sinistra. Il 66 ha confermato il decimo crono di FP1, abbassando  però di sei decimi la prestazione precedente.

Fuori dalla top ten l’Aprilia di Mercado e le BMW di Torres e De Rosa, così come la Honda di Davide Giugliano, quest’ultimo soltanto quindicesimo con un gap oltre due secondi (+2.209). Addirittura 21° Jake Gagne, chiamato a sostituire l’infortunato Bradl.   

      

 

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