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MotoGP, Rossi: il 5° posto? "colpa" più della M1 che della gamba

"A fine gare ero cotto, ma la nostra moto consuma troppo le gomme. Sono orgoglioso per quanto ho fatto, non me lo sarei aspettato"

MotoGP: Rossi: il 5° posto?

Il tuffo nel buio di Valentino, iniziato con la decisione di tornare a correre ad Aragon, era stato prima illuminato dalla prima fila in qualifica e poi dal 5° posto in gara. Il bilancio non può che essere positivo e la pista gli ha dato le risposte che cercava.

Alla fine ho fatto la scelta giusta, ho rischiato un po’ a venire qui ma sapevo che perdere un’altra gara sarebbe significato perdere anche tempo prima di arrivare di nuovo a un buon livello di forma - afferma Rossi - Ora posso dire di essere orgoglioso e felice pensando che una settimana fa non sapevo neppure se avrei potuto correre, non mi aspettavo di arrivare nei primi 5”.

Come ti sei sentito in sella?
Bene, chiaramente non ero al 100% ma riuscivo a guidare come volevo. Sapevo che in gara sarebbe stato tutto più difficile, ma sono riuscito a fare una bella partenza e nella prima parte sono addirittura riuscito a lottare per la vittoria con Marquez e Lorenzo”.

Poi cosa è successo?
“Sapevo che nella seconda parte avrei sofferto, sia per quanto riguarda la gamba che per il consumo della gomma”.

Quale delle due cose ha influito di più?
Sicuramente negli ultimi 7, 8 giri sentivo dolore, mi sentivo stanco, ma non ho mollato perché c’era un gruppo di piloti dietro di me e se avessi rallentato sarei finito 10°. Però il calo della gomma posteriore è stato un grosso limite e il finale di gara sarebbe rimasto comunque un problema, Ducati e Honda sono migliori in quella fase. Se fossi stato al 100% della forma sarei stato un po’ più veloce, ma non tanto”.

È una questione tecnica.
Esattamente, la Yamaha è molto veloce sul giro secco ma consuma troppo la gomma posteriore a differenza dei nostri rivali. Io farei volentieri cambio fra i punti di forza (ride)”.

Ritorniamo alla tua gara, il 5° posto è…
Una sorpresa, in questi casi devi avere una mente aperta e aspettarti di tutto. Quando ti senti bene, come è capitato a me oggi, devi spingere al massimo. Nelle notte non ho avuto lo stesso miglioramento dei giorni precedenti, ma mi sento felice”.

Un po’ di rimpianto per l’infortunio?
Sono arrabbiato da quando mi è capitato, ho dovuto saltare la gara di Misano e non ho potuto lottare per il campionato. Ora mi sento felice, perché sono tornato a correre e anche nella vita di tutti i giorni sono tornato alla normalità”.

Questa esperienza ti ha insegnato qualcosa?
Che ho ancora tanta voglio di correre. Ho preso questa situazione con calma, senza impormi nulla o farmi pressione. E sono contento di come ha reagito il mio corpo”.

Meglio il 4° posto del 2010 al rientro dall’infortunio in Germania o il 5° di oggi?
“Al Sachsenring stavo peggio rispetto a oggi, ma oggi il livello fra i vari moto e piloti è più bilanciato: li metto sullo stesso piano”.

In gara hai lottato, Pedrosa si è anche lamentato di essere stato stretto da te durante il sorpasso in rettilineo…
Non ho parlato con Dani, se non è arrabbiato va bene così ma se lo fosse posso solo dirgli che se non gli va bene dovrebbe correre da solo, la pista non è sua. Quando io tento di superare qualcuno nessuno mi fa sconti, in quel punto è normale allargare sulla sinistra, forse l’ho fatto un metro più del solito ma gli ho lasciato spazio. Se avessi voluto chiuderlo veramente sarei andato sulla riga bianca. Poi non fa mai piacere essere sverniciato sul rettilineo, gliela devi rendere un po’ dura (ride)”.

Ci sono state anche polemiche in Moto3: Mir ha zigzagato in rettilineo ed è stato penalizzato con 6 penalizzazione sullo schieramento per la prossima gara. Cosa ne pensi?
Penso che la manovra di Joan, a quelle velocità, sia stata pericolosa. Sulle decisioni della Direzione Gara invece non mi pronuncio”.

Parliamo di un altro leader del Mondiale: Marquez.
Penso che Marc e la Honda abbiano fatto un grande passo in avanti dopo i test di Brno e i risultati nelle ultime gare lo dimostrano. Nelle ultime 6 ne ha vinte 4 e in Austria ha lottato per la vittoria fino all’ultima curva. Credo per i suoi rivali sarà molto difficile, anche se rimane tutto aperto. Dovizioso può vincere, però Marquez mi sembra il più veloce al momento.

E tu cosa ti aspetti dal finale del campionato?
Queste due settimane di pausa saranno importanti, dovrò lavorare bene sulla gamba per arrivare in Giappone in una buona forma. Mi aspettano 3 gare di fila e dovrò essere preparato”.

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