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MotoGP, Iannone: per migliorare dovremo attendere il 2018

Dodicesimo posto per il pilota del team Suzuki Ecstar ad Aragon: "abbiamo tanti problemi, il più grosso? Non posso effettuare sorpassi"

MotoGP: Iannone: per migliorare dovremo attendere il 2018

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Dopo il moderato ottimismo di ieri, decimo in qualifica a sei decimi e mezzo da Marquez, oggi Andrea Iannone non è riuscito ad entrare nella top ten, arrivando al traguardo dodicesimo con la Suzuki GSX-RR ufficiale, a quasi trenta secondi dalla vittoria.

Rispetto alle volte precedenti, però, Andrea appare meno scoraggiato e più ottimista: “se confrontato con gli ultimi -spiega Iannone- questo weekend è stato positivo per noi. Abbiamo contenuto il distacco dai migliori, nel warm up accusavamo solo 3 o 4 decimi di gap sul passo dai più veloci, a parità di gomme. In gara abbiamo faticato con la temperatura più alta: le gomme scivolavano di più ed io perdevo in accelerazione ed in frenata”.

Quale è il problema più evidente, per te?

Ne abbiamo diversi e tutti da risolvere. Secondo me, il problema più grosso si presenta nella fase di frenata: in staccata non posso effettuare sorpassi, perché la Suzuki frena bene a moto dritta ma, entrando in curva a freni tirati, l’avantreno va in crisi e si rischia davvero di cadere”.

Come puoi colmare questo problema?

Sto andando incontro alle problematiche della Suzuki, adattando il mio stile di guida, cercando di non mettere in crisi la moto nei punti deboli nei quali soffriamo. Il nostro punto di forza è la velocità in curva, ma in gara ovviamente tutti frenano forte e staccano al limite, facendolo sino a centro curva, ed è proprio in quel momento che perdiamo posizioni e tempo”.

Oggi Aprilia e KTM forti, Suzuki sembra essere il fanalino di coda, sei preoccupato?

Non sono affatto preoccupato, so quale siano i problemi e sappiamo che dobbiamo risolverli. Abbiamo lavorato tanto, senza riuscire a migliorare più di due o tre decimi, arriveranno pezzi nuovi da provare, sicuramente faremo un passo avanti, ma bisognerà aspettare qualcosa di veramente nuovo per cambiare radicalmente ed attendere l’anno prossimo”.

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