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MotoGP, Dovizioso: il Mondiale non è perso, può succedere di tutto

Andrea svela: "Il settimo posto? Le gomme non c'entrano, mi è mancata la velocità in tre curve e non riuscivo a sorpassare" 

MotoGP: Dovizioso: il Mondiale non è perso, può succedere di tutto

È una domenica nera, amara, perché la rincorsa al titolo di Andrea Dovizioso si fa tutta in salita. Ad Aragon il portacolori di Borgo Panigale ha dovuto correre sulla difensiva, accontentandosi di un settimo posto. Oltre alla settima piazza, pesano come un macigno i sedici punti rimediati dal vincitore, ovvero Marc Marquez.

Non è stato un fine settimana semplice – ha ammesso il forlivese - purtroppo ero lento in tre curve e questo aspetto ha condizionato il risultato finale, dato che non mi ha permesso di arrivare pronto alla gara. Purtroppo non aver lavorato il venerdì ha pesato molto, più che altre squadre – ha ricordato - infatti la scelta della gomma non è stato il problema”.

Dovi spiega infatti da dove derivino i problemi.

“Non avendo la velocità, dopo dieci giri ho dovuto sfruttare la gomma posteriore  – ha svelato - finendola troppo presto. Purtroppo, come ho detto, ero  lento in tre curve, ovvero 10-15-17. Alla 10 la nostra moto non girava come le altre, mentre alla 15 faticavamo in accelerazione. Su questa pista,  con un grip basso, non avevo carte da giocare, ho quindi  dovuto limitare i danni”.

Riguardando la gara si può notare come il forlivese faticasse nei sorpassi.

“Anche nella lotta con Rossi potevo essere più veloce – ha sottolineato - però non riuscivo  superare, perché perdevo troppo in diversi punti”.

Il rammarico è grande per Dovi e su questo non c’è dubbio.

“Peccato aver lasciato per strada un po’ di punti – ha dichiarato - però ci sono ancora quattro gare. Non è facile con Marc e Maverick, ma ho le possibilità di giocarmela e ci proverò fino all’ultima”.  

Contro questo Marquez sembra esserci poco da fare, il 93 ha infatti vinto quattro delle ultime sei gare.   

La competitività di Marquez è sotto gli occhi di tutti –ha ammesso il portacolori Ducati – lui e la Honda sono cresciuti rispetto all’inizio della stagione, ma anche noi. Adesso siamo a 16 punti da lui, però tutto può succedere”.

A quanto pare la Honda riesce ad avere una marcia in più con la gomma dura rispetto alla Rossa.

“A volte può essere un limite utilizzare la hard, altre un vantaggio – ha commentato - dipende molto dalle condizioni che incontriamo. Di sicuro questo fine settimana la soft non ci ha aiutato”.

Nella lotta iridata Dovi preferisce non sbilanciarsi.

“Non voglio fare pronostici –ha ribadito - è impossibile, è un anno che lo dico. Ci sono tantissimi piloti veloci, Marc sarà sicuramente competitivo, però non è detto che non possiamo esserlo pure noi”.

L’ultima battuta è sulla prestazione di Rossi.

“Ho visto tanta determinazione da parte sua ad inizio gara, mi ha sorpreso– ha spiegato – mi pare abbia avuto in seguito un calo di prestazione e ha iniziato a fare fatica. Di sicuro le Honda avevano molta più trazione”.

  

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