Non ci credeva nemmeno lui quando a fine sessione ha visto sul maxischermo del circuito del Motorland il secondo tempo in qualifica alle spalle di Maverick Vinales. Per Lorenzo il sabato di Aragon è stato tutt’altro che semplice, a cominciare dal mattino, quando l’undicesimo posto in FP3 gli è costato il passaggio obbligato dalla Q1.
“Stamani la prima fila era molto lontana – ha detto il maiorchino - ho avuto bisogno più tempo del previsto per capire la moto, però sono poi cresciuto. Penso sia stato comunque positivo dover passare dalla Q1 e allo stesso tempo disputarla – ha svelato – avendo così l’opportunità di provare diverse cose e migliorarmi”.
Il risultato di giornata l’ha sorpreso non poco.
“Di sicuro è un secondo tempo inatteso – ha commentato il 99 - sto sempre più apprezzando la moto, inoltre è aumentata la confidenza nella guida. Domani, con una buona partenza, potrà succedere di tutto”.
C’è chi si chiede se adotterà o meno una strategia come a Misano o in Austria.
“Preferisco non ricordare l’ultima gara – ha sottolineato Lorenzo - anche perché sono un pilota che non cade più di tanto e in quell’occasione è bastato un attimo per mandare tutto in fumo”.
Una cosa è comunque certa: la nuova carena gli ha permesso di crescere e non poco in termini di prestazione.
Per me è importante la fiducia e la stabilità con l’anteriore – ha avvertito - di conseguenza ho maggiori risultati con questa evoluzione Forse perdo un po’ di velocità in rettilineo, però il beneficio è maggiore”.
L’alfiere di Borgo Panigale è concentrato sul presente e in particolare la gara di domani.
“Sarà importante la scelta dello pneumatico posteriore – ha avvertito - anche se nessuno potrà sapere in anticipo il comportamento. Fin dalla FP4 mi sono sentito più a mio agio con quella gomma e ho dimostrato di avere un buon ritmo”.
Di sicuro serve compiere ancora quel passo avanti che gli serve per lasciarsi definitivamente alle spalle lo stile Yamaha.
“Stamani ho sofferto molto - ha ricordato - non è come essere sulla M1, che quando salivi in sella era tutto naturale. Adesso devo ritrovare il giusto stile e mi costa ancora un po’ in termini di tempo”.
Per la gara i giochi sono più che mai aperti. Con un Dovi in difficoltà, vincere o tenere dietro Marquez sarebbe un risultato non da poco.
“Sarebbe perfetto fare io primo e Dovi secondo – ha detto Lorenzo - ma è molto difficile. Più che altro perché ci sono Marquez, Vinales e Rossi. Tra l’altro Valentino ha tutte le carte per puntare al podio e anche vincere – ha concluso - oggi ha guidato come se non si fosse fatto nulla, anche se immagino abbia avvertito del dolore alla gamba”