Tu sei qui

SBK, Rea fa scuola a Razgatlioglu. Si prepara il dopo Sykes?

Nel test di Portimao il Campione del Mondo ha fatto da scia al giovane turco, che non era al suo effettivo debutto sulla Superbike

SBK: Rea fa scuola a Razgatlioglu. Si prepara il dopo Sykes?

È originale iniziare un articolo con una domanda, alla quale non dobbiamo rispondere noi: perché dire che Toprak Razgatlioglu abbia debuttato ieri sulla Superbike Puccetti, quando, invece, lo ha fatto nel 2016 a Phillip Island con la Kawasaki Grillini nei due turni di prove libere valevoli per il primo round Mondiale? Toprak non corse poi le due manche in programma perché si infortunò, dovendo rinunciare a correre.

Non solo: il forte turco, che domenica ha vinto in Superstock 1000, a gennaio ha effettuato qualche giro con la moto di Haslam proprio sulla pista portoghese, familiarizzando ancora di più con la Superbike.

Al di là di questa doverosa precisazione, la bravura del pilota non si discute: ieri a Portimao, il numero 54 ha girato davvero forte sulla ZX10R del team emiliano, stampando tempi interessanti, esibendo uno stile di guida disinvolto e redditizio.

Ma c’è dell’altro: ad un certo punto, durante i test, un singolare conciliabolo ha avuto sede di fronte al garage del team Puccetti, con un Kenan Sofuoglu in abito borghese dal look tra il casual e l’elegante che teneva banco, mentre il capotecnico del team - l’australiano Andrew Pitt- ascoltava attentamente, il due volte Campione del Mondo Johnny Rea dispensava consigli a Toprak, nel 2018 stabilmente in Superbike: “è inutile frenare forte, sino al limite -spiegava Rea- perché si rischia di perdere aderenza all’avantreno; meglio sacrificare la frenata a favore di un ingresso curva meno impiccato, privilegiando la scorrevolezza”.

Toprak ascoltava attentamente, Rea ha poi aggiunto: “dai, seguimi per qualche giro, che ti faccio vedere le traiettorie più redditizie e veloci”.

Era bello vedere il Campione che apriva la strada al giovane turco, quarto a fine giornata, con il tempo di 1’43”249, a nemmeno un secondo dal best lap stampato dal nordirlandese con la Ninja KRT ufficiale e davanti a quelli registrati dai vari Laverty, Van Der Mark, Lowes e Savadori.

Rientrante in pit lane, Razgatlioglu, ha tolto il braccio dal semimanubrio, e a stretto la mano di Rea, salutandolo e ringraziandolo dei preziosissimi insegnamenti: “devo davvero ringraziare Rea -ha dichiarato un riconoscente Toprak- perché per quattro passaggi mi ha aperto la strada, tracciandomi le linee migliori. Guidando forte ed al limite, devo dire che la Superbike ZX10R è più facile della Superstock, perché dotata di una elettronica più evoluta e di un motore più sfruttabile e gestibile; mi è piaciuta molto la frenata, che consente staccate incredibili. Sono davvero contento dei tempi ottenuti in questo test”.

Una bella novità per la Superbike, ma sarà disposto ancora Johnny a trainare il giovane turco quando sarà il suo rivale in gara?!

 


Articoli che potrebbero interessarti