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MotoGP, Pirro: seguire Marquez non è servito a niente

Caduta in qualifica per Michele, domani undicesimo in griglia: "se avessi fatto la mia strada da solo, sarebbe stato meglio. Ducati si giocherà la vittoria anche qui"

MotoGP: Pirro: seguire Marquez non è servito a niente

Una caduta ha condizionato pesantemente il risultato finale di Michele Pirro -undicesimo ed incastrato tra le Ducati private di Bautista ed Abraham-  sbalzato nelle qualifiche dalla sua Desmosedici GP mentre seguiva da vicino Marc Marquez sulla Honda Repsol.

Il pugliese del team Ducati racconta l’accaduto: “ero dietro a Marc -attacca Michele- sembrava che lui spingesse, invece, faceva ‘tira e molla’, andando forte a tratti e rallentando improvvisamente; sono arrivato un pelo largo ed in accelerazione ho perso la moto, cadendo. Questo ha rovinato le mie qualifiche, perché la Ducati era danneggiata e non c’era tempo per sistemarla”.

Eri dietro a Marquez per caso o si trattava di una strategia?

Non avevo una strategia, mi sono ritrovato dietro a lui ed ho pensato che seguendolo avrei potuto solo imparare; ma seguirlo non mi è servito a nulla e, forse, se avessi fatto la mia strada da solo, sarebbe stato meglio per me”.

Nonostante la caduta, Pirro andava forte: innanzitutto, io dovrò effettuare una grande partenza per recuperare posizioni -dichiara Michele- so che con l’asciutto posso lottare nelle zone importanti, ovvero, posso stare nel gruppetto dopo le posizioni da podio. Sul bagnato? Mai provata la Desmosedici qui sull’acqua, tutto sarebbe per me una sorpresa”.

Pirro è il collaudatore Ducati e conosce il potenziale della moto bolognese sulla pista romagnola: “domani Dovizioso partirà dalla prima fila e Lorenzo dalla seconda: sono contento, io avrei potuto girare vicino ai loro tempi e sono convinto che domani noi di Ducati ci giocheremo la vittoria anche su un tracciato difficile come quello di Misano”.


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