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MotoGP, Polemica Iannone - Marquez: per lui un contatto come un altro

Il pilota Suzuki non si scompone: "Sono cose che succedono mille volte, poi lui in gara ne ha tanti di contatti. Non ho fiducia, ma siamo vicini ai primi". 

MotoGP: Polemica Iannone - Marquez: per lui un contatto come un altro

I dolori del giovane Iannone continuano, ma a Misano sembrano esserci degli spiragli di luce a cui aggrapparsi. Dopo una mattinata nera terminata con il 16° tempo ed una caduta infatti, il ragazzo di Vasto ha tirato fuori le unghie nel pomeriggio strappando il momentaneo ingresso in Q2 con il nono tempo. Nonostante questo però gli occhi di Iannone trasmettono tutt’altro che soddisfazione. “Questa mattina mi hanno annullato un giro per aver varcato i limiti al curvone, e sono scivolato mentre stavo migliorando – spiega Andrea – altrimenti sarei stato più o meno dove mi sono classificato nel pomeriggio, quindi nei 10. Il problema più grande è la frenata: non sento la moto rallentare come voglio, e nell’ultima parte di curva rischio sempre che si chiuda il davanti e mi porti alla caduta. In generale la moto non va male però, quindi se riusciremo a migliorare sotto questo aspetto potremo migliorare notevolmente”.

Che sia un inizio positivo o meno difficile dirsi, e lo stesso numero 29 fatica a sbilanciarsi su quale sia il proprio reale valore in vista del weekend.

“Le sensazioni non sono buone, dato che mi manca fiducia, anche se non siamo mai stati a mezzo secondo dalla vetta. Credo che avessi la giusta fiducia potrei davvero essere molto più veloce. Vedere che siamo vicini ai primi in queste condizioni mi fa recriminare un po’; non so se un inizio positivo o meno. Il problema che ho è lo stesso che ho dall’inizio dell’anno ; non so se lavorando sull’assetto questo problema si può alleviare, sicuramente ci proveremo”.

Nella sua analisi ovviamente Iannone non può non parlare del contatto avuto con Marquez durante le prove di partenza.

Marc stava provando la partenza ed io stavo arrivando; l’ho sentito prendere il gas in mano quindi pensavo stesse partendo, così ho rallentato gradualmente senza fermarmi di colpo. Poco prima che lui partisse l’ho toccato, ma è una cosa normalissima successa mille volte, poi lui ne di contatti ne ha tanti in gara quindi credo che uno da fermo non sia nulla”.

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