La febbre di Misano ha colpito Danilo Petrucci, non è però una malattia metaforica ma molto reale che ha costretto il ternano a una notte di veglia e a una cura a base di aspirina. Non lo ha però fermato una volta in sella alla sua Ducati e il pilota del team Pramac può festeggiare il primo posto di giornata in casa.
“Se i risultati sono questi, dormo con la finestra aperta questa notte e cercherò di ammalarmi tutti i giovedì- scherza Danilo - Però non sono in perfetta forma, ho riposato poche ore ed ero preoccupato prima di entrare in pista”.
I dubbi però si sono dissolti di fronte al cronometro e Petrucci ammette di essere anche stupito.
“Dopo Silverstone, una GP in cui avevo faticato tanto, volevo partire bene e ci sono riuscito - spiega - Nonostante avessimo fatto i test qui tanto tempo fa, a luglio, e con gomme diverse mi sono trovato subito in una bella situazione. Però sono sorpreso di avere finito davanti a tutti, la moto non è ancora perfetta e credevo che Marquez sarebbe stato più veloce”.
Invece è andata diversamente e Danilo può iniziare a pensare alle qualifiche di domani.
“La pole position? Servirà un giro perfetto perché siamo tutti molto vicini. Riuscirci, però, mi ripagherebbe di quel 2° posto che mi avevano tolto al Mugello”, ricorda la penalizzazione per essere uscito dai limiti della pista nel GP di Italia.
Qualifiche a parte, Petrucci vuole lavorare anche in vista della gara perché c’è ancora qualche spigolo da smussare.
“I tempi di oggi sono destinati ad abbassarsi e mi sembra che Marquez, Vinales e Dovizioso abbiano qualcosa in più di me - ammette - Nonostante tutto sono sempre stato nelle prime posizioni ed è l’aspetto positivo”.
Il pilota Pramac sta usando anche la nuova carena, ora che ne ha ricevuto un secondo esemplare per il GP di casa.
“La moto si comporta diversamente, è sicuramente più stabile ma anche più pesante nei cambi di direzione. Qui a Misano te ne accordi soprattutto nel primo settore della pista - dice - Comunque i benefici superano i difetti e continuerò a usarla”.