L'Italia che sorride: Pasini e Fenati uniti dalla pole position

Per il romagnolo è la terza di fila: "Ho trovato il giusto assetto per il mio stile di guida". L'ascolano è alla caccia di Mir: "Domano sarà importante gestire"

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Il circus del mondiale è ora di scena in Inghilterra, ma il sabato dell’appuntamento britannico ha assunto forti tinte tricolori. Già perché fatta eccezione per Marquez, le altre due pole di Silverstone parlano italiano grazie a Mattia Pasini, il migliore in Moto2 e Romano Fenati, autentico mattatore della Moto3 sin da stamattina.

Per Pasini ormai la conquista della prima casella in griglia sta diventando un appuntamento fisso, essendo alla terza affermazione consecutiva. “Sono molto contento per questa pole – commenta il Paso – essendo oltretutto la terza consecutiva. Nei test svolti in Austria ho avuto ottima risposte, e l’ottima confidenza è proseguita anche qui a Silverstone sia ieri che oggi. Credo proprio di aver trovato il giusto assetto per il mio stile di guida”.

Una pole che conferma l’ottimo momento del romagnolo, iniziato da quando ha spostato (come già fatto in passato) il freno anteriore sul semi – manubrio sinistro: E’ una soluzione che ho provato prima sulla moto da cross, e trovandomi bene ho deciso di trasferirla anche su questa moto”.

Ora per Mattia non resta che completare l’opera in gara.

“Domani sarà molto difficile perché sono tanti i piloti veloci, ma partire dalla miglior posizione possibile sicuramente aiuterà. Parto con l’obiettivo di giocarmi il podio, poi vedremo”.

Passando a Romano Fenati, la situazione è leggermente diversa. L’ascolano infatti è obbligato a cercare la vittoria, unico strumento a disposizione per tentare l’inseguimento a Mir. Nel sabato inglese Romano ha compiuto il giro perfetto, sembrato però insufficiente.

“Quando ho visto il mio tempo sul cruscotto ho subito guardato il maxischermo – racconta un sorridente Fenati – e non ho visto il mio nome, così ho pensato che gli altri fossero stati più veloci di me; fortunatamente poi ho visto il mio nome in cima, e la cosa mi ha fatto felice. Mi sentivo molto sicuro in pista, così ho potuto rischiare". 

Come detto Fenny ha in testa la vittoria, ma è cosciente dei tanti ostacoli da superare.

“Sicuramente mi aspetta una gara di gruppo come spesso accade, dove tutti vogliono superare e stare davanti come normale che sia. Cercherò di rimanere in cima al gruppo spingendo sin da subito, gestendo al meglio il passare dei giri”.

Romano ha anche spiegato il motivo del suo numero di gara, ovvero il 5: “Era il numero di un mio amico di nome Michael, che non ha più potuto correre a causa di un tumore. Sfortunatamente il prossimo anno dovrò cambiarlo (per il passaggio in Moto2 ndr) e credo sceglierò il 13”. 

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