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Moto3, Mir e il fantasma di Kent: "Joan ha ancora fame di vittorie"

Parla il capotecnico Lundberg: "so che tutto può essere vanificato da un errore ma Joan ha una grande motivazione"

Moto3: Mir e il fantasma di Kent: "Joan ha ancora fame di vittorie"

Se Mir non ha ancora il titolo in tasca, ne ha già un bel pezzo stretto nel suo pugno. Le 7 vittorie in 11 gare sono il biglietto da visita che racconta la stagione straordinaria dello spagnolo. Con 64 punti di vantaggio su Fenati, sembra che solo Joan possa perdere questa occasione.

Per scoprirlo, lo chiediamo al suo capotecnico Christian Lundberg.

Come si affronta questa ultima parte di campionato?
Siamo arrivati a un punto della stagione in cui dobbiamo rimanere concentrati e non commettere errori. Memori del fatto che nel 2015 Kent perse 100 punti nelle ultime 6 corse, dobbiamo riflettere bene prima di intraprendere strategie conservative”.

Mir ha aperto un gap importante sugli avversari…
Joan finora è stato bravissimo, costantemente veloce su ogni pista e bravo a gestire le gare, prendendo i giusti rischi come nell'ultimo giro a Barcellona o sulla pista umida a Brno. Ha inoltre una grande motivazione dovuta agli ultimi successi ottenuti, tutto però può essere vanificato in un momento, se si commette un errore. Ma al contrario di Kent, che affrontò l'ultima parte di stagione sulla difensiva, Joan ha ancora fame di vittorie”.

Che bilancio puoi dare complessivamente sul team?
“Da parte nostra siamo fiduciosi di poter continuare a essere competitivi e anzi, visti i progressi che abbiamo fatto con Livio Loi, il nostro obiettivo è quello di spingerlo ancora un gradino più su, cercando di lottare costantemente per il podio. E di conseguenza togliere punti preziosi ai nostri diretti avversari”.

Dove può arrivare Mir con questo ritmo?
Se Joan continuerà come ha fatto sino adesso, bisognerà davvero fargli i complimenti perché il livello di questo Campionato è davvero alto e lui ha dimostrato di essere sempre lì a martellare, ma non deve cercare dei record. La vittoria finale è la cosa importante perché essere Campioni del Mondo è sempre molto difficile e maggiormente quando si è solo al secondo anno di mondiale. Dobbiamo retrocedere un bel po’ per trovare un Campione del Mondo al suo secondo anno nella categoria: da quello che ricordo, solo Loris Capirossi (era il 1990, classe 125 ndr) è riuscito nell'impresa di vincerlo al primo anno, per cui saremmo molto orgogliosi di poter ottenere un risultato del genere alla sua seconda stagione.

Poi spiccherà il volo verso la classe intermedia…
Crediamo che in Moto2 possa essere protagonista sin da subito e anche per questo siamo orgogliosi di aver formato un 'vero pilota'. Adesso sta a lui mantenere gli standard ai quali ci ha abituato e a portare a casa a fine stagione un bel 10 in pagella”.

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