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Moto2, FP1: pioggia ed olio sul Red Bull Ring, svetta Oliveira

Il portoghese approfitta dei primi 15 minuti asciutti e batte Aegerter, 3°Morbidelli con caduta. Tanti i voli alla Curva 1, causati dall'asfalto viscido

Moto2: FP1: pioggia ed olio sul Red Bull Ring, svetta Oliveira

Dopo circa 15 minuti è arrivata l’acqua. Pioggia a catinelle sul Red Bull Ring, che porta i piloti ai box per cambiare pneumatici ed assetti, adattati alla pista allagata.

Ovviamente i giri veloci sono stati quelli segnati in condizioni di asfalto asciutto, sul quale il più veloce è stato il portoghese Miguel Oliveira, che guarda tutti dall’alto con la sua KTM del team Ajo, grazie al tempo di 1’31”203, acciuffato nei primi minuti del turno.

Secondo tempo per lo svizzero Dominique Aegerter, il migliore dei piloti in sella ad una Suter; terza posizione per una Kalex, quella del capoclassifica Franco Morbidelli, a 180 millesimi da Oliveira.

Dopo il quarto tempo di Isaac Vinales, c’è Alex Marquez in quinta posizione, autore anche di una scivolata su pioggia alla Curva 1, che ha coinvolto anche Danny Kent, uscito zoppicante dal nastro d’asfalto.  Mentre pioveva, nella stessa curva 1 sono caduti in tanti, tra cui l’autore del nono tempo Francesco Bagnaia, che ha così commentato: “mentre scivolavo sentivo odore di olio -ha rivelato ‘Pecco- quindi sono sicuro che le tante cadute siano state causate da questo motivo”.

In effetti i voli a terra in quel punto della pista e nelle altre frenate sono stati almeno 11, una vera ecatombe, che ha visto tra i vari protagonisti a terra anche Locatelli, dodicesimo su pista asciutta, Morbidelli (terzo tempo finale, come detto) è volato nelle vie di fuga senza danni fisici; sedicesimo e diciassettesimo crono per Mattia Pasini e Luca Marini, con Stefano Manzi appena dietro.

Compleanno bagnato per il sudafricano Brad Binder -oggi a quota anni 22- alla fine diciannovesimo con l'altra KTM a un secondo e tre dal compagno di squadra, Corsi e Baldassarri non hanno rischiato ed hanno concluso il turno nelle retrovie, i due britannici Tarran Mackenzie e Danny Kent si sono recati al centro medico dopo i colpi rimediati sul bagnato e duro asfalto austriaco.

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