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MotoGP, Lorenzo: Ducati favorita? La teoria è diversa dalla pratica

"Nel 2016 il regolamento era diverso; nei test dello scorso anno la moto si è rivelata veloce, ma in gara io e Rossi siamo stati vicini"

MotoGP: Lorenzo: Ducati favorita? La teoria è diversa dalla pratica

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È un’occasione troppo ghiotta, da non farsi assolutamente sfuggire. Al Red Bull Ring la Ducati ha dimostrato in passato di avere una marcia in più e adesso punta a confermarsi. Jorge Lorenzo lo sa bene, perché quel gradino più alto del podio è pronto ad aspettarlo dietro l’angolo.

“Mi sento molto emozionato dopo il test di lunedì – ha commentato il maiorchino - nello scorso fine settimana abbiamo provato alcune novità. Questo circuito si adatta bene alla nostra moto, però a volte la teoria è ben diversa dalla pratica. Lo scorso anno c’era infatti un regolamento diverso – ha ricordato - vedremo quello che accadrà”.

Lorenzo è consapevole di quali siano stati i passai avanti.

“Quelli di Brno sono stati quattro giorni significativi – ha commentato -  abbiamo lavorato duramente,  in particolare per quanto riguarda il carico anteriore, trovando un riscontro positivo”.

I tifosi della Rossa sognano in grande in Austria, ma lui preferisce tenere i piedi ben ancorati a terra.  

“Vincere non è mai facile – ha avvisato il 99 -  in qualunque circuito del mondo. Nel 2016 la Ducati sembrava imprendibile nei test – ha spiegato - poi in gara non è stato così semplice, dato che io e Rossi siamo stati abbastanza vicini. Dovremo sfruttare l’accelerazione della GP17, ma non sarà l’unico tracciato del Mondiale che esalta le nostre qualità”.

Nel frattempo Davide Tardozzi ha dichiarato che è giunto al termine il periodo di apprendistato di Lorenzo sulla Rossa.  

“Più che apprendistato, direi che la Ducati è migliorata nel tempo, adattandosi a quelle che sono le mie qualità. È stato questo aspetto della moto che ha contribuito alla crescita, anziché la mia evoluzione”.  

Lorenzo parla poi della questione riguardante la sicurezza del cambio moto.

“Questo è un tema importante, di cui bisognerà parlarne in safety commission – ha dichiarato - dovremo trovare la soluzione più sicura per i piloti e i meccanici. In Superbike ad esempio c’è una sola moto quindi non ci sono cambi, come detto sarà necessario confrontarsi”.

Pedrosa aveva proposto i box alterni tra MotoGP e Moto2.

“Il problema è che tutti entrano nello stesso momento, a di quindi c’è molto caos in box. Se possibile farlo sarà sicuramente meglio, ma non credo che cambierà molto”.   

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