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MotoGP, IL CASO Lowes-Aprilia, Gresini pensa a Redding

"Sam cade spesso costringendo ad un super-lavoro per produrre pezzi. Il lavoro è rallentato. Il suo problema è la frenata"

MotoGP: IL CASO Lowes-Aprilia, Gresini pensa a Redding

Le lancette dell’orologio girano inesorabilmente per Sam Lowes.

Entro metà del mese l’Aprilia dovrà infatti confermarlo o lasciarlo andare. E sono veramente poche le carte che il pilota britannico ha in mano per convincere la casa di Noale a tenerlo.

Qualche dato.
Dall’inizio dell’anno ad oggi Sam ha terminato solo una gara a punti, il Gran Premio di Francia, in 14esima posizione.
Attualmente Lowes  è 24esimo, o quartultimo, nel mondiale. Peccato che i piloti alle sue spalle, Guintoli, Kallio e Tsuda, siano solo delle wild card.

TROPPE CADUTE - Più che dei risultati in casa Aprilia sono preoccupati però delle sue ripetute cadute: 16 dall’inizio della stagione.
Non è il numero sotto il microscopio. Per fare un paragone dal Qatar ad oggi Marc Marquez è caduto 14 volte, come Bautista, mentre Aleix Espargarò e Crutchlow si sono sdraiati ben 12 volte.

"Posso insegnare ad un pilota veloce a non cadere - disse Kenny Roberts - ma non ad uno che va piano ad essere veloce".
Il problema di Sam Lowes, però, è che cade spesso senza andare forte.
Ma qual’è l’alternativa in casa Aprilia a Lowes?

Si fanno i nomi di Scott Redding, ma anche di un cavallo di ritorno come Stefan Bradl, in contatto anche con il team Honda-Marc VDS.
"La realtà è che al momento non esiste un piano alternativo - afferma Romano Albesiano indossando la sua migliore faccia da Poker - Aspettiamo e vedremo".Per sapere qualcosa di più bisogna parlare con Fausto Gresini, l’altra anima del team Aprilia.

"Il problema delle cadute è una realtà - ammette il pluriiridato - perché il numero è elevato e non tiene conto di quelle fatte durante i test. Ogni scivolata significa pezzi da sostituire, e non lo dico per motivi di costo, ma di produzione. Si perde tempo per produrli, ci sono uomini impegnati per farlo e poiché siamo comunque in piena fase di sviluppo, ciò ci rallenta".

Non è vero però che Lowes abbia difficoltà di messa a punto o non sia in grado di dare indicazioni tecniche.

UNO STRANO MODO DI FRENARE - "In realtà le sue impressioni collimano con quelle di Aleix Espargarò - confessa Gresini - il suo problema al momento è di guida. Sam rallenta la moto in modo strano: prima toglie il gas, iniziando a scalare e solo dopo prende il freno in mano. In questo modo non solo perde tempo, ma si attacca anche troppo al motore. Non so se questo stile dipende dai suoi trascorsi in Moto2, ma non credo perché altri piloti arrivati in MotoGP da quella categoria non hanno questo problema".

In realtà sembra che Sam stia faticando molto ad adattarsi ad una moto che non ha la frizione, visto che era abituato a prenderla in mano in staccata per controllare la ruota posteriore quando era in Moto2.
Ma chi potrebbe sostituire Lowes?

Gresini pur consapevole delle difficoltà di trovare un sostituto ha un nome: Scott Redding.

"E’ giovane, 24 anni, ma già esperto perché corre in MotoGP da quattro anni. E non va piano secondo me. Bisogna infatti considerare che in Pramac non ha la stessa moto di Danilo Petrucci e questo, problema tecnico a parte, è anche demotivante".

Le lancette dell'orologio però girano rapidamente anche per Aprilia. Scott Redding infatti si sta guardando attorno e poiché il suo manager è Michael Bartholemy, lo stesso che gestisce il team Honda Marc VDS, nel paddock si mormora che ci sia un riavvicinamento fra Scott e la sua ex squadra. E a chi ha chiesto a Redding se non ha paura di tornare alla guida di una moto con la quale non si era trovato bene in precedenza lui ha risposto: "la stessa? Oggi è una moto completamente diversa. Come se fosse di un'altra marca".

 

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