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MotoGP, Marquez stratega, trionfo in solitaria a Brno

Lo spagnolo si conferma re del flag to flag, Rossi aspetta e finisce quarto alle spalle di Pedrosa e Vinales, 6° Dovizioso seguito da Petrucci

MotoGP: Marquez stratega, trionfo in solitaria a Brno

Ve la ricordate la gara dello scorso anno al Sachsenring? Già, perché il copione è molto simile! In una domenica dove il meteo si rivela un punto interrogativo a Brno, con pioggia e poi asciutto, Marc Marquez pensa bene di azzardare la soft al posteriore in griglia, unico a fare questo tipo di scelta. Il tracciato però si asciuga prima del previsto e lui dimostra ancora una volta di essere il re del flag to flag, anticipando tutti nella sosta al box.

Una mossa che gli permette nell’arco di due tornate di agganciare la leadership senza più farsela sfuggire. Per lui è una vittoria in solitaria con mani alzate al cielo sotto la bandiera a scacchi: “Onestamente con la gomma dura non mi sentivo competitivo – ha ricordato – mi mancava fiducia, così ho deciso di affidarmi alla soft. In gara quest’ultima però slittava – ha aggiunto - così ho deciso di cambiare pneumatico, nonostante i primi giri fossero molto complicati. È un grande risultato, però il Mondiale resta combattuto”.

Alle sue spalle Dani Pedrosa, che ha aspettato un giro di troppo per rientrare ai box: “Gare di questo tipo sono sempre difficili – ha commentato il 26 - soprattutto la scelta del momento in cui effettuare il flag to flag. In questa occasione l’ho fatto troppo tardi – ha aggiunto - preferendo tenere la linea del gruppo. Sono comunque contento, perché è stato un buon fine settimana”.  

A completare il podio di Brno la Yamaha di Maverick Vinales, che ha svolto il flag to flag un giro dopo Pedrosa: “La prima parte della gara è stata molto complicata – ha commentato lo spagnolo, che per tutto il weekend ha sofferto – era difficile far lavorare le gomme. Credo che questo risultato sia importante, ma dobbiamo lavorare di più”.

Se Marquez si dimostra ancora una volta infallibile nel cambio moto, discorso inverso per Valentino Rossi, che ha preferito aspettare tre giri in più rispetto al portacolori Honda per rientrate. Dopo aver montato la slick, il Dottore è stato protagonista di una gara tutta in rimonta, che lo ha visto risalire dalla tredicesima piazza fino al quarto posto, precendendo Crutchlow.

Sesto Andrea Dovizioso, anche lui rientrato tardi ai box nello stesso giro di Rossi, poi Petrucci, Aleix e Pol Espargarò, mentre decimo Folger. Soltanto diciottesimo Lorenzo, che ha sofferto non poco dopo il cambio moto, complice anche un problema all’avviamento.   

LA CRONACA – Allo spegnimento dei semafori Marquez è una freccia, ma chi sorprende è Jorge Lorenzo, che risale dalla sesta casella fino a conquistare la prima piazza ai danni del connazionale. Il 93 della Honda appare in grande difficoltà nei primi giri, perché con la gomma soft fatica a tenere il ritmo.

 Inevitabile la scelta di fermarsi ai box dopo nemmeno tre tornate per cambiare moto ed uscire con le slick. Al comando  c’è sempre il maiorchino seguito a oltre un secondo da Rossi e Dovizioso poi Zarco Vinales e Petrucci con Pedrosa addirittura settimo.

A 19 giri dalla conclusione rientrano ai box anche Petrucci e Iannone, col pilota di Vasto che finisce incredibilmente a terra scontrandosi con Aleix Espargarò. Alla tornata seguente tocca invece  a tutti gli altri piloti ad eccezione di Rossi, Dovizioso e Zarco. Da registrare in corsia box problemi al cambio moto con l’avviamento per la Ducati di Jorge Lorenzo.

La decisione di Marquez di fermarsi è la scelta vincente, perché nell’arco di quattro giri recupera lo svantaggio, girando oltre 10 secondi più veloce rispetto alla vetta. Chi sbaglia sono Rossi e Dovizioso, che dopo la sosta si ritrovando rispettivamente in tredicesima e quattordicesima posizione con un gap che supera i venticinque secondi dal 93.

Quando ci sono quindici tornate da disputare, Marc Marquez ha 20 secondi di margine nei confronti dell’Aprilia di Aleix Espargarò, prima delle inseguitrici, poi Redding, Abraham, Pedrosa e Petrucci in sesta piazza. Non Vinales, preceduto da Rins, soltanto tredicesimo Rossi braccato da Dovizioso.

Mentre Marquez è in fuga, alle sue spalle è bagarre per la seconda piazza. Pedrosa fa valere i cavalli della sua Honda per portarsi alle spalle del compagno. Terzo è Aleix Espargarò chiamato a fare i conti con Petrucci e Crutchlow, mentre sesto Vinales. Nelle retrovie accendono dei caschi rossi Valentino e Dovizioso, a tal punto da portarsi in decima e undicesima piazza. Soffre Lorenzo, finito diciottesimo.   

A dieci giri dal termine Petrucci aggancia il terzo posto sfruttandole difficoltà dell’Aprilia di Aleix Espargarò. Lo seguono Crutchlow e Vinales, mentre Rossi è ottavo con Dovizioso alle spalle. Da registrare la caduta senza conseguenze di Bautista.

I riflettori della corsa sono tutti puntati sulla lotta per il gradino più basso del podio, dove è sfida a tre tra Vinales, Petrucci e Crutchlow. A un secondo e mezzo di distacco la Yamaha di Valentino Rossi poi la Ducati di Dovizioso.

Nel frattempo Vinales riesce a mettere un secondo tra la sua M1 e la Honda di Crutchlow, mentre Petrucci accusa il colpo, braccato da Rossi. Il Dottore piazza l’attacco vincente al pilota di Terni quando mancano cinque giri dalla bandiera a scacchi, mentre Dovizioso fatica a tenere il passo della Ducati Pramac.

La corsa è segnata, Marquez vince in solitaria seguito da Pedrosa, poi Vinales a completare il podio ceco. Alle sue spalle  Rossi, che si sbarazza di Crutchlow, poi  Dovizioso che ha la meglio nel confronto con Petrucci. Dietro le Ducati Aleix e Pol Espargrò, decimo Folger.

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