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MotoGP, Dovizioso: Stringendo i denti possiamo dire la nostra

Il forlivese è quarto e soddisfatto: "Stiamo lavorando bene per tutto il weekend, in gara tutto può succedere". Lorenzo è 6°: "La nuova carena mi aiuta in frenata ed accelerazione"

MotoGP: Dovizioso: Stringendo i denti possiamo dire la nostra

Il ritorno dalle vacanze si sta rivelando agrodolce in casa Ducati, per varie ragioni. Innanzitutto il tanto lavoro svolto a Borgo Panigale sembra aver portato sorrisi ad alcuni, Lorenzo in primis, e le qualifiche in Moravia hanno portato entrambe le moto in seconda fila e pronte a giocarsi un posto sul podio sia in condizioni di asciutto che di bagnato.

Andrea Dovizioso rimane il primo pilota in rosso anche a Brno, forte della sua quarta casella in vista di domani. “Oggi sono molto contento – apre lo 04 – lavorando e progredendo per tutto il weekend. La qualifica è stata buona sia per il tempo che per la posizione; nel pomeriggio abbiamo lavorato molto con gomme che avevano già percorso diversi giri, ed i tempi fatti segnare credo siano molto positivi. Stiamo gestendo bene il weekend in condizioni difficili, dato che oggi era davvero caldo; ci sarà da stringere i denti ma possiamo dire la nostra”.

La soddisfazione si nota nelle parole del Dovi, a cui restano solo piccole modifiche da fare sulla propria D17

“La nostra base è molto buona, non abbiamo un limite particolare. Stiamo lavorando sui dettagli come molti; quando parti il primo giorno e sei subito veloce hai la conferma che la base è buona e dunque lavori sulle piccole cose”.

Si può quindi parlare di una Ducati davvero equilibrata, forse la più equilibrata del gruppo.

“Stiamo migliorando e nelle ultime gare siamo sempre stati molto competitivi – spiega il forlivese - quindi si può dire che abbiamo una moto equilibrata. Siamo diventati più veloci e questo permette di fare certe cose con più facilità e di gestirsi meglio, ma resta una moto fisica”.

Ora la testa passa a domani, dove Dovi ha già in mente a quale traguardo puntare.

“Si parte sempre per vincere – aggiunge Dovi - specie quando hai un buon passo simile ai migliori. Questo ovviamente non vuole dire che abbiamo la vittoria in pugno; domani credo sarà molto difficile come sempre, inoltre sembra che le condizioni possano essere variabili e questo aggiunge altri aspetti da considerare. Tutto può succedere, la gara è sempre una storia a parte e mentre sarò in pista deciderò cosa fare in base alla mia situazione. Non credo si potrà spingere al massimo dal primo all’ultimo giro, quindi sarà importante anche la strategia”.

Il pensiero finale Andrea lo dedica alle gomme, una componente sempre importante nel corso di questa stagione. 

“Credo che la scelta media all’anteriore e media al posteriore possa essere una valida opzione: la differenza probabilmente starà in quanto ognuno riuscirà a conservare la gomma posteriore tenendo comunque un buon ritmo, in modo da poter attaccare sul finale".

LORENZO: “UNA SECONDA FILA MOLTO IMPORTANTE” Non è solo Andrea Dovizioso a sorridere nel box Ducati, dato che Jorge Lorenzo scatterà dalla sesta casella con tanta positività acquisita. “Sono molto contento in generale – apre lo spagnolo – dato che la posizione è ottima e siamo riusciti a tenere un ritmo veloce e costante, simile a quanto fatto a Jerez”.

C’è spazio anche per un po’ di amaro in bocca però, relativo al primo giro della Q2 cancellato ad Jorge

“Sicuramente mi ha condizionato, visto che se fossi caduto nel secondo tentativo non avrei poi avuto un crono. Per questo non ho potuto rischiare al massimo e questo si riflette sul tempo, ma alla fine sono comunque a fare un buon giro. Magari sarei potuto essere quarto, anche se credo sarebbe stato difficile, ma l’importante è essere in seconda fila, specie se sarà una gara bagnata”.

Argomento caldo resta quello della nuova carena, che anche oggi Jorge promuove.

“Sento la moto più stabile in frenata e mi aiuta anche in accelerazione" – ha spiegato il 99. “Guido la moto meglio di quanto fatto a Valencia con le ali, dove ero stato abbastanza competitivo specie il primo giorno; guido la Ducati più nel modo in cui va fatto, anche se dobbiamo ancora lavorare per mantenere l’effetto sulla gomma davanti senza perdere in velocità, dato che in quinta e soprattutto in sesta perdo dai cinque a sette km\h nei confronti di Dovi”.

La situazione appare diversa rispetto alle ultime gare, e quindi anche gli obiettivi potrebbero variare per il ragazzo di Maiorca.

“Perdo molto nel secondo settore, dove le Honda sono molto veloci grazie anche ai test fatti su questa pista; probabilmente se avessi potuto provare qui la nuova carena in precedenza saremmo andati ancora meglio. Credo che – chiude Jorge - tolte appunto le due Honda, in quattro o cinque piloti abbiamo lo stesso passo”.

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