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MotoGP, Petrucci: la nuova carena? Ha più pregi che difetti

Il ternano spiega: "L'abbiamo portata a Brno ma valuteremo se usarla. Miller? Felice che sarà il mio nuovo compagno, è uno dei miei piloti preferiti"

MotoGP: Petrucci: la nuova carena? Ha più pregi che difetti

Le prime moto devono ancora scendere in pista, ma l’attesa può dirsi oramai finita. La MotoGP è pronta a tuffarsi nella sua seconda parte di stagione, con tanti interrogativi a cui dare una risposta  sia in pista che sul mercato. Tra i piloti che bene hanno figurato nelle prime gare del 2017 vi è Danilo Petrucci, curioso di sapere cosa il futuro ha in serbo per lui. “Senza è dubbio è bello tornare a correre anche se in vacanza si stava bene – apre scherzando il ternano – e spesso dopo la pausa, come anche nei grandi giri di ciclismo, ci sono sempre dei cambiamenti nei valori in campo. Sono quindi curioso di capire cosa è cambiato dopo le vacanze”.

Cambiamenti che nel caso di “Petrux” potrebbero derivare anche dai test svolti a Misano due settimane fa.

La Ducati ha portato tante cose da provare in quell’occasione, ed alcune le abbiamo anche qui. Vedremo se in questa pista funzioneranno; sicuramente nei test abbiamo lavorato tanto e siamo abbastanza soddisfatti. Brno è diversa come pista rispetto a Misano, ma sarà un importante banco di prova per le novità, in primis la carena. E’ una stagione particolare dove stanno influendo molto le gomme, ma sicuramente siamo più competitivi rispetto alle precedenti stagioni”.

Che sensazioni hai ricevuto dalla nuova carena?

“Ci sono pregi e difetti, ma essendo i primi maggiori dei secondi abbiamo deciso di portarla anche qui a Brno. Senza dubbio potremmo utilizzarla, dato che possiamo avere da regolamento due evoluzioni, ma anche la nostra attuale carena va bene quindi vedremo. Gli svantaggi della nuova versione verranno analizzati pista per pista. In generale Brno non è una delle mie piste preferite, ma molto dipenderà dal fatto che le gomme a disposizione sapranno o meno adattarsi alla nostra moto”.

Dovrai essere sia pilota che collaudatore durante il weekend?

“Non proprio dato che le evoluzioni che abbiamo portato a Brno sono già state promosse, mentre le altre abbiamo iniziate a provarle a Misano ma senza poter emettere un giudizio definitivo. Non farò comunque il lavoro di inizio anno, quando ho provato cose di cui non sapevo la reale efficacia, perciò non credo che avrò i problemi avuti in quel momento”.

Il fatto che qui le Honda abbiano provato qui a Brno sarà per loro un grosso vantaggio?

“In generale Marquez, Pedrosa e Crutchlow non sono mai piloti da sottovalutare, e probabilmente avendo fatto i test saranno tra i più competitivi, almeno domani. Noi proveremo a rimanergli vicino, magari trovandoci da subito a nostro agio: il fatto più importante è che nelle ultime quattro gare siamo stati veloci cambiando davvero poco nella moto, il che significa che funziona. Se in un weekend perdi troppo tempo nelle modifiche poi fai fatica, quindi vogliamo continuare sull’onda delle ultime gare della prima parte di stagione”.

Il prossimo anno avrai un nuovo compagno di squadra

"Pare proprio di sì. Non mi sono interessato tanto della faccenda, ma a quanto ho capito sarà Miller. Io ero uno dei suoi maggiori estimatori, ma ora che diventerà il mio compagno di team sarà il mio primo nemico purtroppo (ride); mi è sempre stato simpatico sin dai tempi della 125 e sono felice che venga in squadra con me, così potrò capire il suo valore. Di certo sarà un osso duro, specie sul bagnato dov’è molto veloce”.

Sembra che il suo problema principale al momento sia l’aspetto mentale…

“In primis credo che, come tutti gli australiani, vivere sempre fuori casa sia pesante, ma Jack è uno che prende sempre tutto alla leggera e credo che questa sia la sua forza. In pista ricordo che era gustoso guardarlo nell’anno in cui si è giocato il titolo in Moto3, e come detto è uno dei miei piloti preferiti”

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