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MotoGP a Brno: ricomincia la caccia a Marquez

Riparte il campionato: Rossi, Vinales e Dovizioso meditano vendetta e gli ingegneri non sembrano avere fatto molte vacanze

MotoGP: MotoGP a Brno: ricomincia la caccia a Marquez

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A un certo punto, davanti a una birra tiepida e ormai quasi sgasata, avevamo quasi ceduto alla tentazioni di sostituire la Settimana Enigmistica con altri passatempi. Come analizzare i 9 rimanenti Gp per capire chi fosse avvantaggiato su uno o sull’altro. Poi ci siamo ricordati della prima metà di stagione, di tutto quello che è successo di inaspettato, e abbiamo continuato ad osservare il tramonto.

Quel filosofo diceva che è saggio colui che sa di non sapere, quindi la MotoGp quest’anno è piena di saggi. Sappiamo che non ce la caveremo con così poco, quindi è meglio mettere in riga almeno le (poche) certezze che abbiamo.

Come quella che la classifica è stretta come un coriandolo, con 10 punti tra Marquez e Rossi e in mezzo ci sono pure Vinales e Dovizioso, senza contare Pedrosa che con i suoi 26 punti di ritardo non è fuori dai giochi.

Poi sappiamo che gli ingegneri hanno fatto poche vacanze. Honda è stata a Brno con Marc e Dani, due giorni blindati di cui non hanno svelato niente, anche se giungevano voci di un nuovo telaio. Da parte sua, Ducati ha risposto con prove a Misano dove Petrucci e Pirro hanno provato la nuova carena, oggetto che infiamma la curiosità che potrebbe essere placata già in Repubblica Ceca. Yamaha si era portata avanti con i compiti, il nuovo telaio era arrivato prima della pausa e ora sia Valentino che Maverick ne avranno due a testa, più qualche altro gingillo in tempo per i test di lunedì prossimo.

Le armi sono affilate e i guerrieri a due ruote le sanno usare. Marquez si è goduto sicuramente la pausa estiva con la sicurezza della leadership del campionato, mentre tutti gli altri hanno rimuginato su piani di riscatto. Più che immagini di mari cristallini, i piloti hanno postato sui social network foto di allenamenti, in moto o in palestra poco importa.

Ad aspettarli ci sono due Gran Premi che potrebbero essere fondamentali con una classifica così corta, Brno e Spielberg. In Repubblica Ceca le Yamaha partirebbero avvantaggiate, ma ormai siamo abituati a non fare troppo affidamento sulle previsioni.

Perché non abbiamo ancora citato la certezza… meno certa che abbiamo: le gomme. Le Michelin, ormai è appurato, sono pneumatici sensibili e basta non interpretarle nel giusto modo per finire dalle stelle alle stalle.

Come se non bastasse, Marquez, Vinales, Dovizioso e Rossi, potrebbero vedersela di volta in volta con qualche outsider pericoloso per prendere punti. Di Pedrosa abbiamo già detto, ma ci sono anche Petrucci, Zarco, Folger e Crutchlow, tutta gente che ha già dimostrato di potere stare sul podio. E non dimentichiamo Lorenzo, un campione che si è tirato fuori da acque agitate più volte nella sua carriera, e poi Iannone che sembra un leone in gabbia.

Il talento di Marquez, la velocità di Vinales, la lucidità di Dovizioso e l’esperienza di Rossi saranno messe a dura prova. Perché a Valencia a vincere sarà uno solo e noi sappiamo solo di non sapere chi sarà.

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