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MotoGP, Sam Lowes: Aprilia da primi posti già a Brno

L'inglese è fiducioso: "Espargarò? Non è da pazzi pensare che possa duellare per il podio. Io mi ispiro a Crutchlow: anche lui ha vinto in Supersport, nei primi anni faticava ma ora è di alto livello"

MotoGP: Sam Lowes: Aprilia da primi posti già a Brno

Sam, uno dei due Fratelli Lowes, identici come gocce d’acqua, al pari di Alex condivide una carriera che lo ha portato dal British Superbike sino ai palcoscenici più importanti, transitando dalla Supersport, categoria nella quale il britannico ha vinto meritatamente il titolo 2013.

Sam guidava una Yamaha R6 del team Yakhnich e ricorda l’esperienza con grande soddisfazione: “dopo due anni sulla Honda CBR, passai alla Yamaha -racconta Lowes- che già dal primo test mi aveva infuso un gran feeling. La moto era fantastica, la squadra mi ha supportato alla grande e battere tutti, compreso il più vincente della categoria -Kenan Sofuoglu- fu una cosa bellissima; conquistare il titolo mi ha fatto acquisire molta sicurezza in me stesso”.

Titolo che ti ha aperto molte porte; perché scegliesti la Moto2 e non la SBK?

“Ottima domanda: avrei dovuto andare in Superbike, ma il desiderio del mio cuore era di correre nei Gran Premi e sapevo che avrei potuto fare un buon lavoro in Moto2. Non è stato facile, perché nel paddock i piloti della Supersport non venivano considerati granchè ma, dopo un anno di esperienza, in quelli a venire sono migliorato, sino a vincere gare e competere per il titolo. L’anno scorso avrei potuto farcela, non ci sono riuscito, ma sono molto felice dei risultati ottenuti”.

Conosci Zarco, lo hai battuto più volte; ora va forte con Tech3, cosa pensi di lui?

Johann sta facendo un lavoro incredibile, nella stessa situazione potrei essere come lui. Mi piace Zarco, apprezzo di come lui lavori duramente, lo rispetto e penso che stia facendo davvero grandi cose, considerando che è un rookie”.

Conosci pure Crutchlow che, come te, ha vinto il Mondiale Supersport…

Specialmente negli ultimi due anni, Cal sta facendo vedere cose fantastiche, vincendo due Gran Premi e battagliando spesso per il podio. Crutchlow per me rappresenta un esempio, perché arrivava dal paddock SBK e i primi due anni non sono stati facili per lui. Cal il primo anno non era molto veloce, ma ha lavorato duramente e adesso è di alto livello. Vedere il suo percorso mi dà sicurezza”.

Come è il gradino dalla Moto2 alla MotoGP?

L’accelerazione e la potenza della MotoGP colpisce subito, ma non solo: la frenata consentita dall’impianto in carbonio è impressionante. Con la MotoGP si deve adattare lo stile di guida. Dalla Moto2 si impara tanto, ma con la MotoGP si lavora molto di più sugli assetti e tutti i piloti sono velocissimi”.

Sei un rookie e stai tribolando un po'. Cosa ti serve per essere più veloce?

“Le ultime gare sono state meglio delle prime, questa pausa estiva è utile per lavorare con la squadra e credo che, dopo l’estate, si possano ottenere risultati migliori. Devo evolvere il mio stile nella fase di frenata: in Moto2 si può scivolare di più rispetto alla MotoGP. Con l’elettronica e le gomme Michelin devo rivedere la mia guida ed ho bisogno di tempo per adattarmi. In Germania sono caduto ma il mio ritmo era solo due decimi più lento del mio compagno di team Espargarò. La nostra direzione è quella giusta”.

Aleix ha più esperienza, ti aiuta nel tuo percorso di crescita?

Lui è un buon compagno di squadra e mi aiuta in alcune situazioni; il suo livello è alto e mi supporta specialmente durante i test. Nei weekend di gara è più difficile perché la pressione è tanta ed ognuno di noi è concentrato su sé stesso”.

 

Espargarò sta viaggiando forte, cosa manca all’Aprilia RS-GP per arrivare al podio?

“Siamo ottimisti in vista della prossima gara a Brno, dove avremo evoluzioni per il motore: potremo fare un altro passo in avanti e in gara potremo sorpassare e duellare con più facilità. Grazie ai continui miglioramenti e le evoluzioni apportate al telaio è difficile -ma non è da pazzi- pensare che Aleix possa duellare per il podio in alcune piste come Brno o Phillip Island, per esempio”.

Corri da anni per il team Gresini, come è il tuo feeling con loro?

Ho un contratto con la squadra e con l’Aprilia anche per il 2018 e sono molto contento, perché in MotoGP serve tempo per adattarsi e migliorare e rimanere nello stesso team è importante per dimostrare il potenziale che si ha. L’anno prossimo per me sarà più facile, perché saprò cosa mi aspetta”.

Che pensi di Fausto, il tuo team Manager?

Penso che Fausto sia una bravissima persona, lui è come un fratello nel paddock, ha tanta passione per questo lavoro; Gresini gestisce il team nelle tre categorie del Motomondiale e posso dire che non è una cosa facile. Fausto e la sua squadra mi stanno aiutando a migliorare in ogni frangente”.

Immagini mai di essere in un team con il tuo gemello Alex?

“Sì, certamente! Noi siamo molto vicini e ci confrontiamo spesso, lui è mio fratello e, allo stesso tempo, è il mio migliore amico; nello stesso box, io e lui saremmo assoluti rivali ed entrambi proveremmo a fare meglio dell’altro. Tutto questo sarebbe bello in MotoGP o in Superbike”.

A proposito, hai ricevuto proposte dalle derivate di serie?

Qualche proposta è arrivata. Ci sono stati rumors che ci davano partenti dalla MotoGP ma ho un contratto di due anni e voglio rispettarlo. Sono un rookie e sono stato più veloce dei piloti Aprilia della passata stagione. La mia situazione non è brutta come alcune persone la vogliono dipingere e sto migliorando ogni giorno”.

 

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