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Melandri: il V4 Ducati in SBK avrà maggiori margini di sviluppo

Il pilota ravennate è in procinto di rinnovare il contratto con il team Aruba e spiega: "la finestra di utilizzo della Panigale è molto stretta"

SBK: Melandri: il V4 Ducati in SBK avrà maggiori margini di sviluppo

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Dopo la brillante vittoria nella seconda manche di Misano, ci si aspettava che Marco Melandri potesse duellare per il successo anche a Laguna Seca, invece, il weekend californiano è stato per il ravennate numero 33 più duro del previsto.

Stesso risultato e medesimi distacchi dai rispettivi vincitori nelle due gare -Davies e Rea- per il pilota del team Ducati Aruba, due volte quarto a 17 secondi dalla vetta e difficoltà alla guida della sua Panigale R, in crisi di aderenza già dopo pochi passaggi: “è stata una trasferta americana molto difficile per me -spiega Marco- oltre ad un caldo imprevisto, ho dovuto lottare con la mia moto; nella mattinata, con la temperatura fresca, ero veloce sul giro singolo e sul passo gara ma, nel pomeriggio, con 20 gradi di asfalto in più mi mancava grip davanti ma anche al posteriore della moto, e non riuscivo a farle fare ciò che volevo”.

È stato un semplice caso, oppure la Panigale fatica con le alte temperature?

La Panigale ha una ‘finestra’ di set up molto piccola; quando ci sei dentro, va tutto molto bene, ma quando la temperatura varia, la moto si rivela molto sensibile ad ogni modifica. Io devo ancora trovare la formula giusta per rimanere sempre dento alla ‘finestra’ come dovrei”.

A Laguna Seca in gara 2 Rea vi ha “mangiati” tutti in un sol boccone…

Domenica Johnny e la sua ZX10RR hanno fatto un salto in avanti impressionante. A parte la bellissima partenza, le Kawasaki ufficiali hanno dimostrato come siano superiori nella fase in cui passano da moto dritta a completamente inclinata in un battibaleno, con una semplicità sbalorditiva”.

L’erogazione della vostra bicilindrica appare violenta, confermi?

La tanta coppia in basso, classica di ogni motore bicilindrico, non è più così; ora io, Davies e Fores dobbiamo cambiare marce più volte rispetto alle 4 cilindri e trovare il giusto equilibrio nella erogazione della potenza”.

Eppure, a Misano, sembrava che tu avessi un set up perfetto nella prima parte di apertura del gas…

È vero: il test effettuato a Misano prima delle due gare mi ha sicuramente aiutato, dato che ogni pista con questa moto è una novità per me. A Misano sono andato forte come volevo e spero che il test di settimana prossima sulla pista tedesca del Lausitzring potrà agevolarmi un po', dato che io lì non ci ho mai girato”.

Il bicilindrico è a fine carriera in SBK? Il V4 di cui si parla migliorerà le cose per voi?

Non lo so, io ho ancora molto da scoprire su questa moto. Però, credo che se in azienda abbiano studiato e realizzato un motore V4, lo hanno fatto perché ci vedono un miglior margine di sviluppo. Intanto, penso a finire al meglio questa stagione”.

Per il 2018 sei confermato nel team Aruba?

In mano non ho ancora nulla, Ducati ha una opzione a proprio favore, però la loro intenzione e la mia è quella di continuare. Dobbiamo solo mettere nero su bianco, i risultati non rappresenteranno una variabile nella conferma del nostro accordo. L’anno prossimo voglio ancora essere nel team Ducati ufficiale, e correremo nuovamente con la Panigale bicilindrica”.

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