Quando Chaz Davies ha superato Tom Sykes all’ingresso del Cavatappi, anche Johnny Rea ha trovato lo spazio necessario per infilare la sua ZX10RR davanti a quella del compagno di squadra, che ha subito un doppio colpo in un battito di ciglia.
Dopodichè, il nordirlandese ha provato a tenere il passo della Ducati numero 7, la ha attaccata un paio di volte, invano: Davies è fuggito via verso la vittoria e Rea ha dovuto, dopo qualche piccolo errore, accontentarsi del secondo posto finale: “da metà gara ho iniziato a sentirmi davvero bene alla guida della moto -ha rivelato Johnny- ma quando mancavano sette giri ho avuto problemi in ingresso curva l’unico tratto di pista nel quale ho perso andava dall’ultimo tornante sino al T1, dove Chaz guadagnava due o tre decimi al giro”.
Vittoria sfumata ma ennesimo podio per Rea, il quattordicesimo stagionale, e leadership in classifica generale fuori da ogni pericolo: “pensavo che oggi sarebbe stata la mia gara, invece, contro Davies oggi non c’era niente da fare. Abbiamo aumentato i punti di vantaggio in campionato ma mi sono promesso di non pensare mai alla classifica di campionato prima della pausa estiva”.
È stata dura la gara di Tom Sykes: dopo il bello scatto dalla pole position, il britannico ha condotto le danze per circa 11 passaggi, prima di subire un doppio e decisivo sorpasso che rimarrà nella storia, perché avvenuto all’ingresso del Corkscrew: “verso la fine della corsa, ho sentito che stavo rallentando il mio ritmo -era deluso Tom- a causa della gomma posteriore che aveva meno grip in ingresso curva. Ecco perché sono contrariato, ma ci ho provato sino alla fine a risolvere il problema”.
La Kawasaki numero 66 ha iniziato a scivolare da tutte le parti, nonostante Tom tentasse di guidare pulito: “ho provato a cambiare il setting del freno motore e dell’elettronica, ma quando non c’è grip, c’è poco da fare. Ottenere la Superpole ha dimostrato quanto siamo migliorati da ieri e domani proveremo ad essere più veloci e più forti anche domani”.
(Photocredits: Anna Simone)