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MotoGP, Dovizioso: campionato aperto, giocheremo le nostre carte

Dopo l'ottavo posto Andrea è terzo nella classifica piloti, a 6 punti da Marquez: "se fossi partito con una gomma media, avrei lottato con Vinales. Impossibile fare pronostici per le prossime gare"

MotoGP: Dovizioso: campionato aperto, giocheremo le nostre carte

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In alcuni momenti della gara Andrea Dovizioso aveva un ritmo simile ai piloti in corsa per la quarta posizione, ha tentato l’attacco a Rossi, le ha date a Petrucci e le ha prese, ha lottato con Espargarò, difendendo comunque la sua quinta piazza.

Ad un certo punto, però, Andrea ha patito il calo della gomma posteriore Michelin, messa alla frusta dalla esuberante erogazione della Desmosedici GP: “purtroppo la posizione finale non ci rende felici. Abbiamo rischiato montando la morbida al posteriore, e mi prendo la colpa -ha ammesso Andrea- Qui abbiamo girato poco, con solo 4 gomme abbiamo rischiato e non è stata la decisione migliore. Peccato, perché in gara mi sentivo bene. Prima della partenza dubitavo, ma a parte i primi tre, eravamo veloci; ero con Valentino e con Maverick, ho recuperato bene ed oggi avremmo potuto giocarci la quarta posizione; abbiamo perso un po' di punti ma abbiamo confermato di essere veloci anche oggi ed il campionato è aperto, siamo in 5 e tutto è possibile. Noi abbiamo le nostre caratteristiche e ce la possiamo giocare. Vado in ferie sapendo che avremo le nostre carte, fare pronostici è impossibile, poi chi vivrà vedrà”.

Le novità aerodinamiche previste per Brno saranno essenziali per rimanere al vertice o regnerà ancora l’incertezza?

Potrebbe continuare ad esserci equilibrio ed incertezza: quando inserisci novità tecniche aerodinamiche o di elettronica vanno provate bene, perché stiamo dimostrando di essere competitivi su ogni pista. Bisogna lavorare bene in ogni weekend: a volte arriva un vantaggio capendo come agire sul set up, altre portando evoluzioni tecniche. Siamo sereni ma questo non significa che siamo completamente a posto, tutti lavorano e migliorano e dobbiamo essere sul pezzo”.

Quale è il tuo bilancio di metà stagione?

“Oltre ogni aspettativa: ce la giochiamo ad armi pari, in alcune piste siamo stati più forti noi, in altre le Yamaha ed in alcune le Honda. Il bilancio è positivo sotto gli aspetti della velocità ed approccio i weekend tranquillo, siamo arrivati al quinto campionato insieme mai così preparati”.

È meglio fare pronostici o preferisci essere incerto?

A volte può essere meglio non sapere cosa potrebbe accadere; personalmente, non sapendo nulla, mi faccio meno viaggi mentali prima della gara”.

In diverse occasioni hai pensato al campionato, senza attaccare: è una tattica che paga o rischierai?

Dipende dalle situazioni, ci sono tantissimi aspetti che devono essere gestiti, dalla temperatura dell’asfalto, le gomme, l’elettronica. Si rischia quando si può, è difficile da spiegare”.

Se tu fossi partito più avanti, avresti finito la gara con un risultato migliore?

“Prima della gara eravamo in confusione tutti, perché non avevamo accumulato dati per avere una situazione chiara. Rimanendo in piega a sinistra per così tanto tempo sapevo che il consumo delle gomme sarebbe stato anomalo. Con pneumatici poco conosciuti e l’asfalto nuovo era difficile capire, ma io sono partito bene ed ho guidato salvando le gomme. Probabilmente con una gomma media, non saremmo andati più forte ma saremmo stati più costanti sino alla fine e sicuramente ci saremmo giocati la quarta posizione con Vinales”.

 

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