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MotoGP, Il 'virtual board' piace a (quasi) tutti i piloti

Valentino: "è un aiuto". Dovizioso: "sono a favore, ma deve essere usato bene". Crutchlow ed Aleix Espargarò: "può essere pericoloso"

MotoGP: Il 'virtual board' piace a (quasi) tutti i piloti

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La novità del ‘virtual board’, cioè i messaggi della Direzione Gara e prossimamente anche delle squadre direttamente sul cruscotto della propria moto, è stata accolta favorevolmente dai piloti. Da un certo punto di vista aumenta la sicurezza, per esempio nell’ultima gara ad Assen Rins avrebbe essere avvertito di Petrucci alle sue spalle che stava per doppiarlo, dall’altro permette di elaborare delle strategie comunicandole immediatamente, come quando c’è una gara flag-to-flag.

Per me è un aiuto - dice Valentino - Noi piloti di moto non siamo come quelli di Formula 1 che possono rilassarsi tra una curva e l’altra, abbiamo meno ‘tempo libero’, ma in questo modo potremo essere in contatto con il box”.

Ci sono certamente anche dei contro, ma i pro sembrano superarli.

Non nego che possa essere una distrazione leggere i messaggi, è un mezzo che deve essere usato in modo intelligente - spiega Dovizioso - Io sono favorevole, più informazioni abbiamo meglio è”.

Anche Lorenzo è d’accordo.

Sono molto curioso di provarlo, potremo ricevere informazioni molto utili, sia dalla Direzione Gara che dal team. Non vedo lati negativi, poi ogni piloti potrà decidere se usarlo o meno” la usa opinione.

Fra i sostenitori del nuovo sistema c’è anche Petrucci.

Ci sono sempre più regole da rispettare e per un pilota in certi momenti può essere difficile - osserva - Pensate a quello che è successo a Valentino a Le Mans: negli ultimi giri Vinales aveva tagliato la chicane, poteva essere penalizzato, e il team avrebbe potuto comunicarglielo. È una distrazione, ma minima, alla fine si butta un occhio e via”.

Marquez si schiera a favore, anche se con qualche precisazione.

Per me è un aiuto, soprattutto per informarti di eventuali penalità. Per il resto, io preferisco affidarmi alla classica tabella” dice.

Naturalmente non tutti i piloti vedono di buon occhio la novità, c’è chi come Iannone è neutrale, “per me non cambierà nulla”, mentre Pedrosa e Smith hanno espresso i loro dubbi in Safety Commission.

Sulla stessa loro linea è anche Crutchlow: “non mi piace, non abbiamo tempo di leggere i messaggi mentre guidiamo. Per me può essere pericoloso” la sua posizione.

Anche Aleix Espargarò lancia un avvertimento: “è un sistema che dovrà essere usato in modo intelligente o potrebbe diventare pericoloso. Bisognerà trovare un modo di comunicare semplice e veloce per evitare le distrazioni. Con una MotoGP puoi leggere questi messaggi solo in rettilineo, ma se il pilota che ti precede avesse dei problemi potrebbe diventare rischioso”.

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