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MotoGP, Petrucci: “Con Lorenzo e Dovizioso ci aiutiamo l’un l’altro”

Danilo svela: “Il mio futuro? Non è una questione di soldi, conta solo l’aspetto tecnico e umano”

MotoGP: Petrucci: “Con Lorenzo e Dovizioso ci aiutiamo l’un l’altro”

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L’amarezza è ancora presente nel suo volto, perché a Barcellona sognava in grande, invece la caduta nel finale ha mandato in fumo le aspettative. In Olanda Danilo Petrucci cerca il riscatto e allo stesso tempo guarda al futuro. Il suo nome è al centro delle trattative di mercato per il 2018.

Facciamo un passo indietro, tornando alla Spagna.

“Sono stato felice di lottare per la top five, nonostante il ritiro e il problema iniziale di cui mi sono confrontato poi con Marquez – ha ricordato - è la prima volta che commetto un errore del genere negli ultimi due giri. Speravo di arrivare nuovamente sul podio, però le gomme erano consumate e ho capito non fosse possibile raggiungere quel traguardo”.

Adesso però bisogna voltare pagina. La mente è già rivolta alla tappa olandese dove Petrux ha dimostrato lo scorso anno di essere competitivo fino al problema tecnico che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca.

“Mi piacerebbe rimanere nuovamente davanti – ha svelato - non ho idea di cosa possa accadere, però ho sensazioni positive. Assen è una di quelle piste dove siamo veloci, non c’è quel gran caldo che stressa le gomme e voglio assolutamente stare con i migliori. Inoltre il TT è uno dei miei tracciati preferiti, qua sarà più  facile per quanto riguarda gli pneumatici rispetto a Catalunya”.

Le recenti prestazioni fanno sognare i sostenitori della Rossa, ma Danilo avverte.

“Preferisco essere realista, ovviamente mi piacerebbe vedere una Ducati competitiva in tutte le piste. Molto dipenderà dalle gomme – ha sottolineato - anche se a Barcellona mi sono stupito della prestazione di Dovi, soprattutto rispetto allo scorso anno, quando siamo arrivati al traguardo e gli alti erano già sul podio a festeggiare”.

C’è qualcosa di diverso rispetto al passato in casa Ducati e Petrucci non lo nasconde.

“Siamo in tre ad essere competitivi, ad ogni curva vediamo chi è il più veloce e in seguito prendiamo spunto l’uno dall’altro – ha spiegato - cercando di aiutarci. Penso sia un aspetto molto positivo”.

Danilo guarda al presente ma anche al futuro. In molti vogliono sapere cosa farà e lui ci tiene ad essere chiaro.

“L’offerta economica conta lo 0%, dato che non sono i soldi che mi fanno spostare da un team all’altro. La mia priorità è quella di rimanere davanti – ha sottolineato - con l’obiettivo di avere una moto sempre in crescita e veloce, ma soprattutto con alle spalle un progetto di continuità. Una volta che vinci i soldi arrivano, anche perché mi sono sempre pagato tutto (sorride). Tra l’altro oggi ho pure rotto il telefono (scherza)”.

Ad una proposta proprio non rinuncerebbe.

“Ovviamente se mi offrono 30 milioni per guidare la Ferrari ci vado al volo, però non credo di essere in grado (sorride)”.

Petrux ha quindi le idee ben chiare.

“Al momento conta solo l’aspetto tecnico e umano”.   

Una cosa è comunque certa, il suo nome è al centro del mercato piloti per il 2018.

Non credo che qualcuno stia aspettando me. Mi piacerebbe essere in questa situazione anche il prossimo anno – ha svelato –  dato che il mio sogno è quello di arrivare su una moto ufficiale. Di sicuro sentire il mio nome fa piace, penso di meritare di poter decidere dopo quanto fatto fino ad oggi”.

Il pilota di Terni parla di moto ufficiale, ma lui il salto già l’ha fatto anche se non nasconde un pizzico di differenza tra Pramac e Ducati Factory.

Non mi lamento affatto del mio team, forse l’unica cosa che conta è il numero di persone che lavorano nella squadra ufficiale, circa trenta. Nelle gare in cui sono stato veloce c’era sempre un ingegnere in più mandato da Ducati. Al mio fianco ho Cristian Battaglia, come tutte le persone normali ha due soli occhi e non otto (ironizza), di conseguenza deve  seguirmi in pista oltre che occuparsi dello sviluppo”.

Nessun rimpianto ovviamente da parte sua.

“Io dovrei essere una cavia (sorride), infatti ho accettato questa situazione. Nel caso in cui Jorge o Andrea dovessero avere in alcune circostante del materiale migliore lo capirei”.

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