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SBK, Marinelli: "Ducati vincente anche con Melandri, non solo con Davies"

"Dopo un sabato tremendo una domenica bestiale". Il team Ducati Aruba centra la vittoria numero 333. Deganello: "Marco va capito"

SBK: Marinelli: "Ducati vincente anche con Melandri, non solo con Davies"

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Quella di oggi per il team Ducati Superbike è stata una vittoria diversa. I numeri spiegano tutto: dal 1988, anno della prima edizione del campionato, la Rossa di Borgo Panigale ha centrato complessivamente 333 successi di manche, e la prima di Melandri a Misano è stata la affermazione numero 100 per un pilota italiano, colta proprio sulla pista romagnola. Tra l'altro, l'ultimo italiano a vincere con la Ducati a Misano fu Pierfrancesco Chili nel 2004, in sella ad una 998 color giallo banana.

Potrebbero sembrare coincidenze, ma non lo sono: l’azienda bolognese lavora sodo, giorno e notte, ed il reparto corse sostiene i progetti MotoGP e Superbike con lo stesso obiettivo di sempre -vincere le gare ed i campionati- senza cambiare filosofia: “dopo la difficilissima giornata di ieri, questo risultato ci voleva - è molto contento Ernesto Marinelli- perché l’incidente di Chaz ci aveva fatto prendere un brutto spavento, fino all’ultimo momento non sapevamo cosa aspettarci. Inoltre, Melandri è caduto proprio all’ultimo giro. Un sabato tremendo, seguito da una domenica bestiale: abbiamo riportato Marco alla vittoria e lo abbiamo fatto proprio in Italia. Questo successo è molto bello, è speciale".

Eppure, sino alla gara scorsa eravate in difficoltà…

“Il test effettuato qui una decina di giorni fa è servito a noi per capire alcuni aspetti della moto, abbiamo lavorato sulla ripartizione dei pesi e abbiamo eliminato i saltellamenti che disturbavano Marco. Ora lui ha più confidenza e abbiamo trovato la giusta strada”.

Ora i critici smetteranno di affermare che la Panigale vinca solo con Davies?

Secondo me le gare sono sempre difficili, abbiamo fatto un lavoro eccellente con Chaz , lui è spettacolare nella guida ed ha esigenze diverse da Marco.  Essendo riusciti a vincere con Melandri sappiamo che entrambi possono farlo”.

Davies era nel box con voi, come sono le sue condizioni fisiche?

Domani Chaz verrà sottoposto ad una visita di accertamento e dopo sapremo esattamente quali saranno i tempi di recupero e cosa fare per averlo in forma a Laguna Seca. Una persona normale avrebbe circa una ventina di giorni di recupero da rispettare, ma Davies normale non è, quindi lo vogliamo portare negli Stati Uniti per il prossimo round”.

A chi dedichi questo successo numero 333 per la Ducati?

“Lo voglio dedicare proprio alla Ducati”.

Anche Aligi Deganello, il capotecnico di Melandri, è davvero felice: “finalmente Marco ce l’ha fatta - esulta Aligi- dopo un inizio di stagione interessante, Melandri era entrato in un periodo difficile; ma dopo il test di Misano abbiamo trovato soluzioni di assetto per lui congeniali, ed il risultato sperato è arrivato”.

Che moto desidera guidare Melandri?

“Marco è piccolino, ha le stesse dimensioni di Pedrosa; quindi è ovvio che lui non possa guidare come Chaz. Nei test abbiamo capito tante cose e lui stesso si era messo in discussione dal punto di vista nella guida. Come dicevo, Melandri è piccolo e desidera una distribuzione dei pesi neutrale, e gliela abbiamo trovata. Lui è molto bravo in accelerazione ed ora ha trovato la quadratura del cerchio”.

Melandri è stato criticato tantissimo…

“Sì, ne ho sentite di tutti sul conto di Marco, prima di lavorarci insieme; io ho notato, invece, che lui è molto onesto e sincero, sa dirti le cose buone e quelle meno buone, senza maschere. A me piace lavorare con lui perché è onesto e sincero. Melandri va capito. La vittoria di oggi dimostra che possiamo vincere anche con lui, abituato alle 4 cilindri, ora vincente anche su una bicilindrica”.

 

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