La lotta per la leadership in terra romagnola sembrava essere più aperta del solito, ma la Superpole sembra davvero aver mostrato reali valori in campo. Le Kawasaki ufficiali infatti continuano a dominare, e nel alveo dei favoriti ora spicca senza dubbio Tom Sykes.
L’inglese ha semplicemente preso a martellate il cronometro, scendendo ampiamente sotto il muro dell’1’34 e conquistando una pole position più che mai meritata. 1’33”662 il suo crono, con il quale rifila 328 millesimi al compagno di squadra. Jonathan Rea infatti è secondo, ed l’unico insieme a Sykes ad essere sceso sotto il già citato muro dell’1’34. La prima fila di gara1 è completata da Marco Melandri, che nulla ha potuto contro lo strapotere verde, limitando i danni ma incassando comunque quasi mezzo secondo dalla vetta. Chaz Davies ovviamente completa le prime quattro posizioni, ma il gallese sicuramente non sarà soddisfatto visto l’ampio divario (+0.675) che lo separa da Sykes.
Il primo degli “altri” è Michael Van Der Mark, che conferma di trovarsi a suo agio in quel di Misano con il quinto tempo; discorso analogo per Leon Camier, che si mantiene vicino ai primi posti con la sesta piazza (+0.966). I distacchi crescono rapidamente, così Alex Lowes incassa già più di un secondo in settima posizione, seguito da Xavi Fores e Jordi Torres, leggermente sottotono dopo le belle cose mostrate ieri. Chiude la top ten l’unica Aprilia in Superpole2, seguito da Krummenacher e Ramos, i due piloti che hanno guadagnato l’accesso a questa sessione tramite la Superpole1.
Lo stesso traguardo non è riuscito a Lorenzo Savadori, che scatterà dalla 13° casella, mentre Raffaele De Rosa (protagonista di una caduta), Riccardo Russo e Alex De Angelis guadagnano la 15°,16° e 17° casella, davanti ad un mesto Stefan Bradl. Chiudono lo schieramento Menghi, Badovini e Jezek.