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SBK, Davies e Melandri a Misano tra luci ed ombre

L'ultimo test ha regalato fiducia al gallese, ma il ravennate soffre ancora in frenata con la Panigale, occhio a Rea pronto a rovinare la festa

SBK: Davies e Melandri a Misano tra luci ed ombre

È tempo di tornare ad accendere i motori. Dopo ben tre settimane di stop, le derivate saranno protagoniste il prossimo fine settimana sulla pista di Misano. Il Mondiale sbarca quindi in Riviera con una classifica abbastanza delineata nei piani alti.

A parte la caduta in Gara1 a Donington, Johnny Rea non sta sbagliando un solo colpo in questo 2017 e i 55 punti di vantaggio sul compagno Sykes, primo degli inseguitori, sono la dimostrazione. Il Cannibale è quindi lanciato verso la conquista dal titolo iridato, senza che nessuno riesca a mettergli i bastoni tra le  ruote. A San Marino siamo convinti che farà di tutto per rovinare la festa alle Ducati, forte della doppietta siglata un anno fa e consapevole che ad attenderlo ci sarebbe il podio numero cento nelle derivate. Insomma, uno stimolo in più.

Per Davies e Melandri ci sarà invece da rimediare al round del Regno Unito dove le aspettative erano ben altre. Circa quindici giorni fa, gli alfieri di Borgo Panigale hanno sfruttato la due giorni di test sul tracciato intitolato alla memoria di Marco Simoncelli per  affilare le armi in vista di questo finesettimana. Gli umori si sono rivelati però opposti, perché se da una parte il gallese ha trovato la giusta competitività con la gomma da gara, il ravennate soffre ancora in frenata con la Panigale. Davanti al proprio pubblico il 33 non ha la minima intenzione di tradire, dal momento che Alex Lowes e la Yamaha stanno accorciando in classifica.

A Donington il pilota britannico ha finalmente centrato l’obiettivo stagionale, ovvero portare la R1 sul podio. Ora che si è tolto il peso, punta a mettere nel mirino il quarto posto occupato da Melandri. Stesso discorso per il compagno van der Mark, beffato nel Regno Unito da Chaz Davies proprio quando intravedeva la terza posizione.

Tra i tanti motivi di interessa sarà interessante capire a che livello è arrivata la MV Agusta di Leon Camier, la cui crescita è stata evidente. La moto ha compiuto passi avanti da gigante sul giro secco, ma resta bisogna ancora limare qualcosa sul passo gara. Di sicuro il sesto posto di tre settimane fa è un’ottima base da cui ripartire.

Gli esami non finiscono mai e Aprilia ne sa qualcosa. Questa prima parte di stagione non ha rispecchiato le ambizioni del team Milwaukee con un Savadori costantemente in difficoltà. Misano potrebbe quindi diventare l’occasione da non sciupare per raddrizzare un annata che fino a questo momento ha visto prevalere le delusioni alle gioie. Le uniche consolazioni per la Casa di Noale giungono infatti da Tati Mercardo, ma è troppo poco. Non scordiamoci poi di Honda, che anche a Misano si affiderà soltanto a Stefan Bradl in attesa di trovare un pilota da affiancare al tedesco in seguito alla scomparsa di Nicky Hayden.

E che dire poi di Raffaele De Rosa. Un anno fa il campano fu protagonista di uno spettacolare contatto con Mercado durante la gara della Stock, tanto da costringere entrambi al ritiro nelle fasi cruciali della corsa. Adesso il portacolori della BMW cerca il riscatto mettendo nel mirino la top ten. Che sia la volta giusta?  

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