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MotoGP, Albesiano: “Lowes? L’Aprilia si guarda attorno per il prossimo anno”

“Un italiano come Petrucci? Può anche essere un pilota di Singapore, conta solo la prestazione”

MotoGP: Albesiano: “Lowes? L’Aprilia si guarda attorno per il prossimo anno”

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È un Romano Albesiano a 360° nel day after il GP di Catalunya. Il responsabile del progetto Aprilia MotoGP mostra l’amarezza per il ritiro di domenica, ma allo stesso tempo confida nelle prestazione della RS-GP. Parla del presente, ma anche del futuro, sottolineando il fatto che la Casa di Noale si stia guardando attorno per il futuro.

La prima domanda è sul bilancio dei test.

“Non è andata male, abbiamo provato alcuni componenti della forcella anteriore di Aleix, concentrandoci anche sull’assetto e l’elettronica con l’obiettivo di compiere un passo avanti. Espargarò ha svolto una bella simulazione gara, però oggi era lunedì (scherza)”.

Mentre con Sam?

Ci siamo concentrati più che altro sull’elettronica, con alcuni miglioramenti che sono stati interessanti”.

Cosa è successo ieri ad Aleix?

Un problema elettrico (scherza), conoscete la storia di quando esce la biella che taglia un filo (sorride)?. Purtroppo abbiamo avuto uno stupido problema alla distribuzione pneumatica delle valvole  che ci ha fermato”.

Anche se piccoli, ci sono stati alcuni passi avanti, soprattutto da parte di Lowes.

“In qualifica e nella prima parte di gara siamo riusciti a migliorare, soprattutto Sam. Nell’ultima gara è riuscito a fare importanti passi avanti”.

Il suo futuro è comunque in bilico.

Abbiamo fatto un grande investimento con Sam per il 2018 – ha commentato Albesiano - noi siamo i suoi primi sostenitori e speriamo che possa mostrare rapidamente qualche miglioramento. Però allo stesso tempo non possiamo nemmeno permetterci di rimanere fermi, perché abbiamo il compito di pensare al prossimo Mondiale. Di conseguenza parleremo con altri piloti”.  

Avete dato una tempistica a Lowes?

“No, non abbiamo parlato di questo”.

È possibile pensare a un pilota italiano su moto italiana? Magari uno come Petrucci?

C’è una bella differenza tra sogno e possibilità (sorride), quello che conta per me è la prestazione a prescindere che il pilota del futuro sia italiano o venga da Singapore”.

Sono più i sorrisi e o le delusioni in questo inizio 2017?

“Sono più felice perché il nostro obiettivo è migliorare la prestazione e ci siamo riusciti. Però, allo stesso tempo, abbiamo bisogno di maturare e diventare solidi. Questo può accadere solo quando riduciamo il gap con i migliori in termini di prestazione”.

Albesiano si sofferma anche sul discorso gomme, incognita del finesettimana.

“Dopo il primo test dal 2015 la moto è cresciuta molto in termine di grip e bilanciamento. Michelin sta cercando di migliorare la costanza e la stabilità, penso siano arrivati a un buon punto”.

Quali altri tracciati pensi siano poco favorevoli all’Aprilia e alle gomme?

“Barcellona (scherzo). Penso che la nostra moto penso possa essere competitiva su ogni tracciato, forse il Red Bull Ring”.

In che posizione l’avresti visto Aleix domenica?

“Non saprei, guardando i tempi sul giro di quest’oggi penso potesse fare una bella gara, però questi sono pensieri del lundì. Di sicuro quella di sabato è stata la qualifica più bella di sempre per Aprilia. Penso avesse tutte le carte in regola per essere competitivo, però è inutile soffermarci”.

Si dice che l’Aprilia sia molto esigente al posteriore. È proprio così?

“Solitamente la nostra moto non è esigente con la gomma posteriore. Soffriamo di più con il serbatoio pieno, ma già dallo scorso anno”.

Si parla anche della possibilità dei team satellite. Credi davvero ci sia questa opportunità?

Abbiamo valutato questa possibilità, ma sicuramente non porteremo più di due moto in più in pista l'anno prossimo. Come ben sapete siamo una piccola fabbrica e dover fornire le componenti per quattro moto ha alcuni aspetti positivi ma altri negativi".

Albesiano entra poi nel dettaglio.

"Dover soddisfare le esigenze di due moto ci permette di concentrarci nel dettaglio sulle nuove componenti per poi portarle in pista per valutarle. Con l’aggiunta di altre due diventerebbe tutto più complicato, soprattutto per quanto riguarda l’affidabilità”.

Ma avverte però.

“Forse sarà più facile nel 2019”.

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