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MotoGP, Rossi e il Mugello, una storia d'amore, delusioni e tradimenti

Il primo successo nel 1997, le sfide con Biaggi, i sette trionfi consecutivi dal 2002 fino al 2008, nonché l'ultimo sul tracciato toscano

MotoGP: Rossi e il Mugello, una storia d'amore, delusioni e tradimenti

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Una marea che inonda il tracciato, avvolgendolo in un colore giallo. È questo il Mugello, l’appuntamento più atteso di tutto l’anno per gli amanti delle due ruote. È  il weekend dove non si dorme, in cui motori i rombano dalle prime luci dell’alba  senza che si spengano, con il calore e  la passione a fare da comune denominatore.  Ma di certo il Gran Premio d’Italia è anche il volto di Valentino Rossi, sostenuto con un tifo da stadio che non si trova in nessun’altra pista del pianeta.

Il 46 negli anni ci ha saputo deliziare con trionfi all’ultima staccata e gag, ma non sono mancate le cadute e le delusioni, l’ultima quella di un anno fa con la M1 a lasciarlo per strada proprio sul più bello.

Un legame indissolubile quello tra il Dottore e la pista toscana, iniziato nel 1996 in sella all’Aprilia, quando Valentino dovette accontentarsi del quarto posto in occasione della sua prima apparizione. L’anno seguente ecco però il primo trionfo davanti a Jorge Martinez e Garry McCoy.

La pista è di quelle che esalta le doti di Rossi, tanto da calare il bis nel 1999. A fine corsa ci fu però uno spiacevole inconveniente per il nove volte iridato. Nel tentativo di farsi strada tra i tanti tifosi che assediavano la pista, il Dottore travolse il suo fotografo, Gigi Soldano, finendo a terra. Per fortuna, nulla di grave per entrambi.   

Per rivederlo nuovamente sul gradino più alto del podio bisogna però aspettare il 2002. Già, perché l’anno precedente Rossi fu protagonista di una caduta all’ultimo giro, vedendo sfumare la terza posizione. Impossibile scordarsi quello che è stato uno degli appuntamenti più bagnati di sempre, ma anche la Honda con inedita livrea hawaiana sfoggiata dal pesarese.

Il 2002 è però l’anno del riscatto, Rossi vince precedendo di due secondi Max Biaggi. Poco dopo il traguardo verrà fermato dagli agenti di polizia, che lo verbalizzano per eccesso di velocità. È una delle tante gag che il 46 ha in serbo per gli appassionati. Il 2002 apre la strisce di ben sette vittorie consecutive sul tracciato toscano che durerà fino al 2008. Gli avversari non possono far altro che raccogliere le briciole, mentre nella mente degli appassionati rimarrà impressa la gara del 2005 con le prime quattro posizioni  tutte tricolori. Rossi davanti a Biaggi e Capirossi che fece valere i cavalli della sua Ducati nel soffiare il podio a Melandri. Una domenica che ancora oggi ha il sapore di storia. 

Soltanto nel 2009 si interruppe l’egemonia del Valentino sulla pista di casa, lasciando strada aperta al trionfo di Casey Stoner. I tifosi italiani si consolarono quella domenica con il testa a testa avvincente in 250 tra Mattia Pasini e Marco Simoncelli, quest’ultimo secondo al traguardo alle spalle del 75.

Il 2008 resta ancora oggi l’ultima affermazione di Rossi tra le colline toscane, perché nel 2010 il suo weekend giunse al termine nelle libere del sabato, dove si fratturò tibia a perone a causa di una caduta alla Biondetti, tanto da costargli uno stop di tre gare oltre a quella di casa.

L’esperienza in Ducati non portò grandi soddisfazioni. Soltanto sesto nel 2011 a 25 secondi di distacco da Lorenzo,  meglio l’anno dopo, quinto con un distacco ridotto a poco più di dieci secondo dal maiorchino. Il ritorno in Yamaha nel 2013 fa però sognare in grande il pubblico del Mugello, ma le aspettative dei tanti appassionati svaniscono dopo nemmeno un giro la domenica, perché Bautista centra il Dottore spedendolo nella sabbia.

Valentino torna quindi col coltello tra i denti l’anno dopo e questa volta il podio non glielo può negare nessuno. Davanti a tutti c’è Marquez seguito da Lorenzo, poi la Yamaha numero 46 a due secondi dal vincitore. Il copione rimarrà anche lo stesso nel 2015 con il maiorchino questa volta trionfatore, mentre Valentino nuovamente terzo alle spalle di Iannone.

L’occasione giusta per tornare sul trono sembra essere l’edizione 2016. Rossi incanta nelle qualifiche del sabato, conquistando la pole, ma in gara Lorenzo è uno squalo, tanto da agganciare la vetta già alla San Donato. Il testa a testa tra i due compagni è avvincente, fino al momento in cui una nuvola bianca di fumo avvolge il Dottore e la sua Yamaha. La M1 rompe il motore e nello stesso momento svaniscono i sogni di gloria del nove volte iridato.

Tra meno di una settimana il Mugello lo aspetta nuovamente con la speranza di celebrare la sua prima vittoria stagionale. Quale posto migliore se non farlo davanti al proprio pubblico?  

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