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Suzuki GSX-R 1000 R: in pista con il mito Kevin Schwantz

Motore infinito ed elettronica che sorveglia bene. Bilanciata nella ciclistica, la GSX-R mette a proprio agio in sella e non affatica 

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Un paio di squilli del telefono, rispondo:"Pronto!", e dall'altro lato: "Ciao, c'è la possibilità di provare la GSX-R 1000 al Mugello, ci sarà Kevin Schwantz come testimonial, ti và di esserci?" Momento di deglutire e poi: "Guarda, sono già in macchina pronto!" "Una risata e..." Ok, ma manca ancora un mese!"

C'erano due nomi in quella telefonata, che messi insieme danno i brividi: Suzuki-Schwantz. Un binomio che evoca periodi epici, gare che erano un carosello di derapate, staccate a ruote bloccate, moto dall'indole isterica, piloti in sella come cowboy ad un rodeo. La mente vola al poster appeso in camera, con la Suzuki #34 messa di traverso, come solo lui (e pochi altri) riusciva a fare.

LA GSX-R ED IL #34 AL MUGELLO – Si apre la serranda del box, una sagoma blu graffiata dal giallo delle decals, le "termo" che scivolano via dagli pneumatici Bridgestone. La GSX-R 1000 è pronta per noi. Ma non solo, di lato anche una GSX-R con il numero 34 stampato sul cupolino. Quella destinata all'ex Campione del Mondo 500.

"Ciao Kevin, ben tornato al Mugello! Un posto speciale per te qui..."

"Be' grande pista, qui nel 1992 ho ottenuto una grande vittoria, e qui ho annunciato il mio ritiro. Un posto speciale."

Veniamo alla GSX-R, "come la vedi oggi?"

"Questa è una pista molto dura, sia per le moto che per i piloti fisicamente. Ci sono molti saliscendi e tanti cambi di direzione, ma la GSX-R fa quello che una GSX-R deve fare e lo fa bene: accellera , gira, frena. Ho provato la Suzuki già ad Austin e Phillip Island e devo dire che le impressioni che mi ha dato sono confermate in pieno".

AVRA' AVUTO RAGIONE? - Per l'occasione abbiamo a disposizione la versione "R". La differenza sostanziale con la "Standard" sta nelle sospensioni , più raffinate e con forcella pressurizzata sulla R, oltre al cambio Quick/down shift di serie su quest'ultima (opzionale sulla "Standard"). QUI per la nostra analisi
Un paio di giri ad andatura crescente, e ci si ritrova pronti all'uscita della "Bucine" a dare gas per affrontare il lungo rettilineo. Le marce salgono in fretta con la "Gixxer": terza quarta quinta, sesta, con il motore che sale rapido, assecondato dall’azione precisa del Quickshift con il taglio che quasi non si avverte e con il pedale che sciorina cambiate senza impuntamenti.
Il motore dà l'impressione di non spingere ed invece... ne fa di strada!
Il display della strumentazione mulina cifre, sparandoci sullo scollinamento ad oltre 290 km/h con i cristalli del contagiri che salgono rapidi fino ai 14.000.
Si arriva ai 200 m e l'imbuto (a quella velocità dà questa impressione) della San Donato ci avvisa che è il momento di frenare: forte pinzata e la coppia di Brembo morde i dischi in modo egregio con la moto stabile e raccolta attorno al suo avantreno. Un attimo e ci ritroviamo alla corda con il gas in mano pronti per la Luco -Poggio Secco. Si accelera dalla terza, dove apprezziamo il motore potente, ma lineare nella erogazione, con il VVT che aiuta nonostante il motore sia un po' sottocoppia. L'azione del sistema è perfetta e non si avvertono cambi decisi nella erogazione, tutto avviene in modo naturale.

Da qui in poi è un susseguirsi di "esse" con l'ingresso della Luco in contropendenza: la GSX-R mostra una facilità nel prendere la corda disarmante. Sciolta nello scendere in piega, ed altrettanto agile nel cambio di direzione. Luco-Poggio Secco, Materassi-Borgo San Lorenzo, e siamo pronti alla frenata in discesa della Casanova- Savelli. La sensazione trasmessa è quella di potersi concentrare solo sulle linee migliori (cosa non facile al Mugello) e con 200 CV (dichiarati) da gestire sembra quasi un miracolo. Nessuna reazione brusca, nessuna indecisione nell'affrontare le traiettorie scelte e, se si commette un errore, lei lo perdona. Ti accompagna in una danza fatta di saliscendi, lunghe percorrenze di curva e gas aperto, senza timori.

Comoda ed accogliente non è esasperata come impostazione di guida. Ci sono moto più rabbiose, forse più affinate per l'uso prettamente pistaiolo. La GSX-R punta ad essere una moto facile non solo nella gestione della cavalleria, ma anche per quel che riguarda comfort e protezione aerodinamica, con il corpo ben in carena, con molto spazio per arretrare per i più alti.

Alle lunghe e temute Arrabbiate tutto fila liscio: la difficoltà può arrivare dando gas "alla cieca" mentre si scollina. La conferma del calibrato lavoro di "equipe" tra telaio e motore ed elettronica è puntuale ed anche in questa situazione la moto scorre via fluida e stabile.
Altra "esse in discesa" Scarperia - Palagio poi via verso il Correntaio. Curva infinita con con un angolo di piega che vorresti non finisse mai. L'unico limite è il nostro. Fatte fuori le Biondetti, rapido "pif-paf" ed allungo fino alla Bucine, ultimo curvone a sinistra che immette sul rettifilo del traguardo. Ci sentiamo perfettamente padroni della situazione, coadiuvati da un bilanciamento telaio/sospensioni che ci piace per la facilità che ne risulta nel condurre la moto.

OK KEVIN – Finito il test torniamo ai box. Schwantz è lì che attende, tra poco gli toccherà un giro insieme a noi per qualche foto insieme alla GSX-R, la giornata è quasi finita. Intanto gli spieghiamo le nostre sensazioni e lui annuisce dandoci una pacca sulla spalla.

" Tu hai domato un mostro da 180 Cv con il traction che era il tuo polso, oggi uno come me ne ha guidati 200 in scioltezza, dì la verità – gli dico scherzando- è meglio oggi?
Ti osserva per un secondo, sorride..."Guarda, io mi sono divertito in ogni momento che ho vissuto in sella (ci dice con gli occhi che si illuminano) nonostante all'epoca non fosse facile per nulla. Le nuove moto con tutta questa elettronica sono ancora difficili da guidare ma perdonano di più gli errori e garantiscono carriere più lunghe. Adesso sono più sicure ed hanno più tecnologia. Anche le piste sono più sicure e tutto sta migliorando. Con l’elettronica ora si possono gestire anche oltre 200 cavalli e pure il consumatore medio può gustarsi la Suzuki GSX-R 1000."

Sali in sella con SCHWANTZ, CLICCA QUI.

PIACE: facilità di guida, erogazione corposa del motore, azione del cambio Quick shift
NON PIACE: il desing dello scarico rovina una linea altrimenti riuscita

Abbigliamento usato per la nostra prova:

 AGV CORSA 

Tuta Dainese Laguna Seca D1 PC


 

Guanti Dainese Full Metal G1 

 

 

Stivali Dainese Axial Pro 1 IN

 


 

 

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