Tu sei qui

MotoGP, Vinales sul trono di Le Mans, Rossi e Marquez a terra

Finale al cardiopalmo col Dottore che cade e perde la vetta del Mondiale, sul podio Zarco e Pedrosa, 4° Dovizioso, 6° Lorenzo

MotoGP: Vinales sul trono di Le Mans, Rossi e Marquez a terra

Era dal Qatar che aspettavamo il testa a testa Rossi-Vinales e nessuno si è certo annoiato! A Le Mans Maverick risorge, cade invece il Dottore. Lo si può riassumere così l'appuntamento francese, una gara vietata ai deboli di cuore dove lo spagnolo torna al trionfo dopo l’Argentina. Per lui non è stato però tutto così semplice e scontato, perché in avvio di gara ha dovuto fare i conti con Johann Zarco, in seguito con lo squalo Rossi. Il Dottore è emerso sulla lunga distanza, arrivando nel finale a mettere in discussione la leadership della spagnolo.

Per la prima volta i due compagni si sono sfidati in un testa a testa avvincente, che ha tenuto tutti col fiato in gola. Valentino sembrava aver trovato il varco giusto al penultimo giro, ma in seguito ha commesso un lungo, regalando momentaneamente la leadership al compagno. Poi, quando i due sfidanti si sono ritrovati nuovamente faccia a faccia per il duello finale nel corso della tornata conclusiva, ecco la clamorosa caduta del Dottore a due curve dalla bandiera a scacchi.

Il 46 finisce a terra perdendo il posteriore, regalando così il terzo successo consecutivo a Vinales e la vetta del Campionato: “Ho dato il 110% con Vale – ha detto  Maverick nel giorno della vittoria numero 500 per Yamaha - nel terzo settore mi sentivo molto forte, infatti non ho mai voluto mollare. È una vittoria che mi rende davvero felice, perché è da Rio Hondo che non vincevo”.

Quella di Rossi non è stata l’unica caduta della giornata, perché a metà gara anche Marc Marquez è finito a terra in curva tre quando occupava la quarta piazza. Per il cinque volte iridato è il secondo zero in questa stagione.  

Sul podio di Le Mans sale quindi l’idolo locale Johann Zarco. All’inizio è riuscito a prendere in mano la corsa l’alfiere Tech3, poi ha dovuto fare i conti con le due Yamaha Factory :” E’ davvero fantastico – ha detto l’iridato Moto2 -  penso di aver fatto una grande partenza, riuscendo a controllare anche la gomma. Quando Valentino mi ha passato era davvero forte – ha aggiunto - credevo di vedere una gran lotta tra lui e Maverick, poi Rossi è caduto e io sono salito sul podio in seconda posizione”.  

Terzo invece Dani Pedrosa, che scattava dalla tredicesima posizione. Un ritmo impressionante quello del pilota Honda, capace di recuperare il gap completando un terzetto tutto spagnolo: “Sono super contento  - ha commentato  Dani - fin dalla prima curva ero consapevole delle difficoltà. Avevo bisogno di essere aggressivo e tenere il mio passo – ha aggiunto - poi Rossi è caduto ed è stato un bel regalo essere sul podio”.

In quarta posizione Andrea Dovizioso, seguito da Crutchlow e Lorenzo, poi Folger, Miller, Baz e Iannone. Fuori dai giochi le Ducati Pramax e l’Aprilia di Aleix Espargarò, quindicesimo Guintoli alle spalle di Smith e Lowes.

LA CRONACA – Allo spegnimento dei semafori Johann Zarco parte in quinta, prendendosi subito la vetta davanti a Vinales e Marquez, che è riuscito a infilare il Dottore. Immediata giunge per la risposta del 46, che in curva otto sfrutta un errore del portacolori Honda per relegarlo al quarto posto seguito da Crutchlow, Dovizioso e Pedrosa. Nei primi dieci anche Redding, Miller e Pol Espargarò, tredicesimo invece Lorenzo. Sfortunato invece Alvaro Bautista, caduto dopo nemmeno cinque curve.

In vetta Zarco cerca di sfruttare la gomma soft rifilando mezzo secondo a Vinales, tallonato a due decimi da Rossi e poi Marquez, che ne incassa addirittura sette dalla Yamaha con il numero 46. Nei primi dieci anche Jorge Lorenzo, capace di sbarazzarsi di Danilo Petrucci. Il maiorchino è staccato però di sette secondi dalla leadership. Sfortunato invece Redding, out per un problema al cambio della Ducati.

Quando mancano ancora 23 tornate da disputare, Vinales accorcia su Zarco, mettendo nel mirino la M1 del francese. Perfetto lo spagnolo nell’infilarlo, prendendosi la prima piazza ai danni del transalpino. Come se non  bastasse, Vinales scende sotto il muro dell’1’33”, è l’unico ad avere un passo così veloce. Zarco incassa poco più di due decimi, seguito da Rossi, poi Marquez  a sette decimi dal Dottore. Dietro la Honda del cinque volte iridato, Dovizioso risponde a Vinales, scendendo anche lui sotto l’1’33”. Nono invece Jorge Lorenzo.

Mentre Vinales comanda il gruppo, arrivando a girare l’1’32”8, dietro Pedrosa suona la carica. All’ultima curva il pilota Honda infila Dovizioso e in seguito Crutchlow, arrivando addirittura al contatto con l’alfiere LCR. Nessuna conseguenza per Dani, che sale al quinto posto. Indiavolato anche Marquez a due soli decimi da Rossi, vittima di una sbavatura nel T4.

A 14 tornate dalla conclusione, Vinales ha un vantaggio di tre decimi su Zarco, mentre Rossi ne incassa oltre sette dal francese. Dietro di lui Marc Marquez e Dani Pedrosa, separati di soli otto decimi. Poi Dovizioso, Crutchlow e Lorenzo. Nella top ten anche Petrucci e Miller.

Quando ci sono ancora undici giri da disputare, ecco il primo vero colpo di scena, perché Marc Marquez cade a terra in curva 3. Per lui è doccia fredda, perché dopo Rio Hondo si tratta del secondo zero stagionale. In quarta posizione sale quindi Dani Pedrosa, staccato di tre secondi da Rossi. Quinto invece Dovizioso, braccato da Crutchlow, settimo Lorenzo poi Miller e l’Aprilia di Aleix Espargarò, mentre decimo Folger con Iannone undicesimo. Fuori dai giochi Petrucci.

A sei giri dalla conclusione, Rossi suona la carica, infilando Zarco nel cambio di direzione e mettendo le mani sulla seconda piazza. Tra il Dottore e il compagno c’è mezzo secondo, ma The Doctor sembra avere una marcia in più, girando sull’1’32”5. Nessuno è veloce quanto la Yamaha col  numero 46. Nelle retrovie da segnalare la rottura del motore per l’Aprilia di Aleix Espargarò.

A tre tornate dal termine, Rossi è magistrale nell'infilare Vinales nel cambio di direzione dopo il traguardo, proprio come accaduto nel giro precedente con Zarco. Lo spagnolo della Yamaha non ha la minima intenzione di gettare la spugna, rimanendo incollato al nove volte iridato. Solo tre decimi li separano, nonostante un leggero dritto di Maverick.

La sfida è tutta all’ultimo giro dove Rossi commette un lungo lasciando la vetta al compagno. Gara finita? Per nulla, il Dottore rimane infatti in scia al compagno fino a tre curve dalla bandiera a scacchi, poi il colpo di scena che non ti aspetti. La Yamaha numero 46 perde il posteriore  e Valentino  finisce a terra. Vinales ha strada aperta verso la vittoria, alle sue spalle Zarco e Pedrosa.  

  

Articoli che potrebbero interessarti