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MotoGP, Marquez: a Le Mans impossibile fare previsioni

"Il nuovo asfalto migliore per i piloti e lo show". Pedrosa: "i piccoli dettagli fanno una grande differenza in questa pista"

MotoGP: Marquez: a Le Mans impossibile fare previsioni

Il team HRC arriva a Le Mans in un momento d’oro, con entrambi i piloti sul podio nelle ultime due gare e una vittoria a testa. La Honda ha mostrato i muscoli dopo il disastro dell’Argentina e Marquez e Pedrosa si sono rilanciati prepotentemente in classifica.

In Francia, Marc arriverà con appena 4 punti di ritardo sul capolista Rossi, quelli di Dani sono invece 10. Una classifica cortissima, che rende ogni GP importante, fra la voglia di andare all’attacco e la necessità di non commettere errori che costerebbero cari.

Sarebbe facile dire che Le Mans è una pista favorevole a Yamaha, ma come si è scoperto in Spagna i pronostici possono essere facilmente disattesi. Lo sa bene Marquez.

Le Mans è una pista particolare e diversa da molte altre del campionato - spiega - È veramente stretta, corta e con molte curve stop-and-go. Per fare un esempio, è l’opposto del Montmelò ma è comunque divertente. L’asfalto è nuovo e scopriremo venerdì com’è. L’aderenza dovrebbe essere migliore e questo è positivo sia per i piloti che per i tifosi perché significa un migliore spettacolo.

Anche il team  ufficiale Honda era in Francia per i test organizzati da Michelin una decina di giorni fa, ma a causa del maltempo aveva preferito non girare.

Dovremo aspettare e vedere come andrà, quest’anno è ancora più difficile fare previsioni - sottolinea Marc - Dobbiamo solo continuare come nelle scorse gare, lavorando duro con la giusta mentalità, perché siamo ancora una volta tutti molto vicini in classifica”.

Con così pochi punti a divedere i primi 4 piloti, ogni vittoria vale oro. Come quella di Pedrosa in Spagna, che gli ha permesso di alzare le sue quotazioni.

Dopo un grande fine settimana a Jerez, ora andiamo a Le Mans con il morale molto alto - ricorda - Il GP di Francia è sempre una sfida, a iniziare dal meteo che è di solito abbastanza variabile e rende complicato prendere il ritmo nei turni di prove o programmare come migliorare uscita dopo uscita. A volta può fare molto freddo, altre all’opposto molto caldo”.

Oltre al polso, servono calma e lucidità.

La pista è molto corta e le più piccole differenze nel giro possono farne una grande nelle posizioni - continua Dani - Spero che la moto funzioni bene con il nuovo asfalto, servono buone accelerazione e frenata, ma la vera chiave è la costanza. Sto lavorando bene con la squadra e proveremo a rimanere sullo stesso livello”.

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