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SBK, Mondiale già chiuso? Parlano Ducati, Kawasaki, Yamaha e Honda

Ecco cosa ne pensano Ernesto Marinelli, Guim Roda, Andrea Dosoli e Pieter Breddels

SBK: Mondiale già chiuso? Parlano Ducati, Kawasaki, Yamaha e Honda

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Il Mondiale Superbike non è ancora arrivato al giro di boa e Johnny Rea può fare affidamento su vantaggio di oltre 60 lunghezze sul primo degli inseguitori, ovvero Tom Sykes. Addirittura 84 quelli che sta incassando Davies. Rispetto allo scorso anno, il gallese ha il doppio dei punti da recuperare. Pesano le cadute di Aragon e Chang, ancora di più di problema elettrico di due settimane fa ad Assen. Con un distacco così evidente, ci si chiede se il mondiale sia già chiuso. Ne abbiamo parlato con Ernesto Marinelli di Ducati e Guim Roda di Kawasaki.

Il responsabile del progetto della Rossa non ha utilizzato troppi giri di parola: “Il Mondiale non è mai chiuso – ha dichiarato -  soltanto l’aritmetica può dirlo. Dopo 21 anni di gare non si può dare nulla per scontato in questo Campionato – ha aggiunto -  possono infatti accadere molte cose, di conseguenza non ci arrendiamo e non ci arrenderemo mai, lottando ogni gara per conquistare più punti possibili. Credo quindi che la strada sia ancora lunga”.

La sua opinione rispecchia quella del team manager Kawasaki: “Direi proprio di no – ha dichiarato Roda – basta infatti una caduta o una rottura per cambiare il volto della classifica. Pensare che i giochi siano già finiti ora sarebbe un grosso errore – ha proseguito - questo lo lasciamo credere agli altri”. Roda è consapevole che il passo avanti sia al di sopra delle aspettative: “Di sicuro è meglio essere in testa con un buon margine piuttosto che inseguire – ha concluso - ma può accadere di tutto in ogni weekend di gara. A Imola Chaz ha dimostrato di essere molto veloce, non sarà semplice batterlo”.        

C’è chi invece ha idee diverse. Già, perché per Pieter Breddels di Honda, uno come Rea non nasconde segreti: “È quasi impossibile fermare un pilota coma Johnny – ha svelato il technical manager -  lo conosciamo molto bene, dato che ha corso con noi diversi anni. Siamo contenti per lui, un po’ meno per il Campionato, dal momento che forse rischia di calare l’interesse da parte del pubblico”. La concorrenza sembra però non avere il passo del Cannibale: “Con Chaz più vicino ogni weekend sarebbe sicuramente una sfida più accesa – ha aggiunto - però non credo a un black-out improvviso da parte di Rea. In questo momento c’è un Sykes competitivo, vedremo se riuscirà a mettere i bastoni tra le ruote al compagno”.

Sul tema è intervenuto anche Andrea Dosoli: “Siamo soltanto alla quinta gara e Johnny può fare affidamento su un largo vantaggio nel Mondiale – ha detto il project manager Yamaha - penso che la sua supremazia sia evidente, di conseguenza per gli inseguitori sarà complicato annullare il gap”.

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